Al Maschio Angioino fra Napolitudine e Campi Elisi
- Angelo e Adele
- 45 minuti fa
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Parliamo ancora di Napoli ed in particolare di due mostre che si tengono all'interno di quel bellissimo monumento che è il Maschio Angioino o Castel Nuovo che dir si voglia.
Ma prima vogliamo ricordare che quest' anno si celebrano i 2500 anni dalla fondazione di Neapolis e fra le numerose iniziative patrocinate dall' amministrazione comunale troviamo questa mostra: NAPOLITUDINE. IL VIAGGIO DI PARTENOPE NELLA PITTURA DI LUIGI GENTILE. Laura Valente, la direttrice artistica di Napoli2500, ha scritto questa prefazione al catalogo della mostra:
Nel calendario delle celebrazioni di Napoli2500 del Comune di Napoli la mostra Napolitudine. Il viaggio di Partenope nella pittura di Luigi Gentile, a cura di una storica dell'arte di primo piano come Maria Corbi, rappresenta non soltanto una retrospettiva dedicata ad un artista di particolare forza espressiva ma un atto di amore verso la città, che proprio attraverso l'arte ritrova e rinnova il senso della sua identità.
[...]
Oltre centocinquanta opere - oli, pastelli e ceramiche - conducono il visitatore in un itinerario in cui il gesto pittorico diventa energia e memoria, racconto individuale e coralità.
Vediamo allora una piccola selezione di queste opere, scelte fra quelle che ci hanno più impressionato, nella nostra ingenuità di comuni visitatori senza particolari competenze artistiche:


















La mostra resterà aperta fino al 2 dicembre 2025 nell'Antisala dei Baroni del Maschio Angioino (per noi accessibile in ascensore chiedendo al personale). Per chi volesse approfondire la figura e le opere di questo artista, è possibile accedere all'Archivio Luigi Gentile, curato dagli eredi del maestro, a questo link.
Passiamo ora all'altra mostra allestita al Maschio Angioino, precisamente a ELYSIAN FIELDS dell'artista americano Jim Dine. Leggiamo quanto riportato nel sito del Comune di Napoli:
“Elysian Fields”, la mostra site-specific allestita a Castel Nuovo dall’artista statunitense Jim Dine aperta fino al 10 febbraio 2026, è il nuovo appuntamento di Napoli Contemporanea 2025, il programma di mostre e installazioni promosso dal Comune di Napoli e curato da Vincenzo Trione, che dal 2023 mira a rafforzare la vocazione al contemporaneo della città con progetti pensati da protagonisti dell’arte del nostro tempo per i siti museali e per lo spazio pubblico urbano.
La mostra, accolta negli ambienti monumentali al piano terra del castello (recentemente riqualificati in occasione della mostra “Mimmo Jodice. Napoli metafisica”), instaura un dialogo tra il patrimonio storico-architettonico di Castel Nuovo e la contemporaneità delle opere del maestro americano. Le 29 installazioni di cui si compone la mostra sono state collocate nella Cappella delle Anime del Purgatorio, nella Cappella Palatina, nell’Armeria e nelle due ulteriori sale dell’area archeologica.
Qualche nota sull'artista:
Nato a Cincinnati nel 1935, Jim Dine è un’icona dell’arte contemporanea: affermatosi nella Pop Art al fianco di Roy Lichtenstein, Andy Warhol e Claes Oldenburg, le sue opere sono esposte in tutto il mondo nelle collezioni più prestigiose, dal MoMA di New York alla Tate di Londra, al Centre Pompidou di Parigi. “Elysian Fields” celebra la filosofia di Jim Dine fondata sull’interrogazione emotiva del passato e sul fascino per la classicità, sulla soglia tra antico e contemporaneo.
E vediamo ora qualcuna delle immagini da noi scattate nei luoghi della mostra:


















Cos'altro aggiungere? Le solite informazioni logistiche, cioè che per raggiungere il Maschio Angioino conviene utilizzare la Linea 1 della Metro (stazione MUNICIPIO) e che a Piazza Municipio troviamo il ristorante giapponese Asaka Sushi che risponde ai nostri requisiti di accessibilità.
ALLA PROSSIMA!!

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