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Vico Equense: Salvador Dalì e i minerali

Ben ritrovati! Giovedì 10 marzo abbiamo compiuto una delle nostre "incursioni" nel primo paese della Costiera Sorrentina, Vico Equense, di cui finora avevamo parlato solo nel post dedicato alla Funivia del Monte Faito; il Monte infatti si trova in buona parte nel territorio del comune di Vico.


Questa volta la nostra meta era il Complesso Monumentale SS. Trinità e Paradiso, un edificio seicentesco che una volta era un convento ed oggi ospita stabilmente, oltre alle elementari ed all'Istituto Alberghiero, il Museo Mineralogico Campano (*), uno dei due obiettivi della nostra visita. Il complesso è accessibile per i disabili motori da un'entrata secondaria del civico 1 di Viale della Rimembranza:



Superato il cortile si entra nell'edificio: l'accompagnatore dovrà salire al primo piano e richiedere l'intervento del personale della biglietteria per azionare l'apposito elevatore.


MOSTRA SALVADOR DALI'

Cominciamo da quello che era l'altro obiettivo della nostra visita, una splendida mostra temporanea: Salvador Dalì. Luce - I tesori del Maestro, a cura di Beniamino Levi e con la direzione artistica di Roberto Panté. Riprendiamo il testo contenuto nel depliant illustrativo:


La mostra, incentrata sui preziosi ideati da Dalì, mette in relazione arte contemporanea e glamour, celebrando il ritorno dei migliori anni della moda e dell'arte internazionale, attraverso un excursus creativo che va dalla scultura ai gioielli e pietre preziose, fino al mondo della moda, tra importanti griffe d'ispirazione daliniana e opere surrealiste facenti parte della collezione The Dalì Universe.


A questo proposito vi riportiamo il link al sito ufficiale del Dalì Universe: https://www.thedaliuniverse.com/it, che contiene la descrizione delle attività della società Dalì Universe, cenni storico-artistici sul Surrealismo e l'opera di Dalì e dove si potranno reperire tutte le notizie di dettaglio circa le opere che fanno parte della collezione. Va detto inoltre che la mostra resterà aperta fino al 30 settembre 2022.


Di seguito le immagini di abiti, gioielli, sculture e litografie; cominciamo però da quest'opera gigantesca che accoglie il visitatore che entra a Vico Equense:


L'ELEFANTE DEL TRIONFO

Cominciamo a visitare la mostra: questa scultura è dedicata alla moda ed introduce gli abiti ispirati all'arte di Dalì e firmati dai più grandi stilisti:


OMAGGIO ALLA MODA










Entriamo ora nel Salone del Museo, dove è stato allestito il grosso della mostra, che comprende sculture, gioielli e litografie:



Qui troviamo un’opera museale come la “Nobiltà del Tempo”, una delle realizzazioni più famose del genio del Surrealismo. L‘orologio molle di Dalì, simbolo del tempo, è rappresentato come un morbido drappo sul tronco di un albero; dal tronco emergono nuove radici e rami con nuove foglie, simbolo della vita che rinasce.


La corona dell’orologio è rappresentata come una corona reale che simboleggia la nobiltà del tempo; infatti il tempo regna immutabile sugli uomini e ne governa l’esistenza.


NOBILTA' DEL TEMPO



ELEFANTE DEL TRIONFO

LA VISIONE DELL'ANGELO

PIANOFORTE SURREALISTA

UOMO CON FARFALLA

ADAMO ED EVA


ISIS PORTA RITRATTO

Le due opere successive sono state realizzate con monete d'oro nelle quali sono raffigurati i profili di Dalì e della moglie Gala:


TARTARUGA PORTA FORTUNA

CROCE

CAVALERE SURREALISTA




MUSEO MINERALOGICO CAMPANO

Veniamo ora alla struttura permanente che ospita la mostra su Dalì, in parte integrandosi visivamente con essa; stiamo parlando del Museo Mineralogico Campano (*), il cui sito web è http://www.museomineralogicocampano.it/ , molto ricco di informazioni e materiale illustrativo:


La struttura culturale è stata inaugurata il 22 ottobre del 1992 e costituisce uno dei musei scientifici più importanti della Regione Campania per il numero, la varietà e la rarità dei campioni esposti.


Nel Museo è esposta la collezione raccolta dall'ing. Pasquale Discepolo in oltre 50 anni di appassionata ricerca. I minerali esposti sono oltre 5000 di 1400 specie provenienti da tutto il mondo. Numerose le donazioni pervenute da studiosi italiani e stranieri che hanno arricchito ulteriormente la raccolta.


A partire dal 1997 il Museo si è dotato di una sezione paleontologica, articolata in 5 vetrine, dove sono esposti fossili appartenenti alle più importanti ere geologiche.


Dal 2001 si può ammirare la sezione dedicata alle Gemme, grazie alla donazione della collezione degli architetti Ezio De Felice e Irene Sbriziolo, mentre dal 2003 sono in mostra nella sezione antropologica strumenti litici degli uomini primitivi.


Dall’aprile 2011 il Museo è stato riallestito nello storico ex convento della SS. Trinità e Paradiso (XVII secolo). Dal 2014 una vetrina è dedicata alle conchiglie con 150 esemplari donati da Antonino Casola.


E allora cominciamo ad illustrare una selezione di questi reperti, partendo dai minerali:

















Continuiamo coi reperti paleontologici e con le conchiglie:



















E chiudiamo con un importante reperto antropologico, un'incisione rupestre proveniente dalla Libia:



Bello questo accostamento di opere d'arte e minerali, è vero? C'è da dire che la stessa esistenza di un museo come il Museo Mineralogico Campano dimostra che quando si incontrano passione, competenza e lungimiranza si possono realizzare opere come questo museo, conosciuto ed apprezzato a livello mondiale (visitate il sito web per rendervene conto).


E la logistica? C'è da dire che Vico Equense è rinomata per la produzione di latticini e gelati ed è fornita di ottimi ristoranti. Fra questi, ora che si avvicina la bella stagione, vorremmo segnalarvene uno che richiede uno spostamento di una decina di chilometri verso il Faito ma che è rispondente ai nostri requisiti, oltre ad avere un bello spazio all'aperto dove si può pranzare confortevolmente:


Villa Chiara Orto e Cucina (*)

Via Paccognano 21, Vico Equense (NA)


(*) simbolo che indica la presenza di servizi igienici attrezzati per disabili

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