Maggio delle riaperture: anche il Palazzo delle Arti di Napoli (P.A.N.) (*) è tornato in piena attività e sabato 22 ci siamo fiondati per visitare questa mostra sulla grande artista messicana Frida Kahlo. Trovandoci lì, abbiamo visto altre quattro esposizioni aperte in questo periodo.
Cominciamo con le notizie pratiche:
Frida Kahlo Experience - Ojos que no ven corazòn que no siente
Via dei Mille 60, Napoli
https://fridakahlonapoli.it/ (prenotazioni e biglietti solo online)
chiusura: 29.08.21
Diciamo subito che questa mostra tende a farci scoprire l'aspetto più intimo e privato dell'artista, attraverso una grande quantità di foto ristampate in digitale, alcuni suggestivi video, la riproduzione della stanza da letto e dello studio di Frida nella Casa Azul che il padre le costruì quasi su misura e dove visse fin quasi alla morte; inoltre ci sono le copie dei suoi gioielli, e degli abiti ispirati a quelli tradizionali del popolo messicano che lei indossava abitualmente.
La Casa Azul oggi è sede del Museo Frida Kahlo e ospita le ceneri della grande artista.
Ricordiamo che stiamo parlando di una donna colpita dalla poliomielite da bambina e a 18 anni vittima di un terribile incidente: l'autobus su cui viaggiava finì schiacciato da un tram contro un muro.
Le conseguenze dell'incidente furono gravissime per Frida: la colonna vertebrale le si spezzò in tre punti nella regione lombare; si frantumò il collo del femore e le costole; la gamba sinistra riportò 11 fratture e il passamano dell'autobus le trafisse l'anca sinistra; il piede destro rimase slogato e schiacciato; la spalla sinistra restò lussata e l'osso pelvico spezzato in tre punti. Subì 32 operazioni chirurgiche.
Dimessa dall'ospedale, fu costretta ad un riposo forzato nel letto di casa, col busto ingessato. E forse possiamo dire che da tutto ciò non si riprese mai, tanto che morì a soli 47 anni, dopo aver subito un anno prima l'amputazione della gamba destra.
Diamo uno sguardo alle immagini della mostra:
Delle altre quattro mostre ve ne possiamo mostrare due. La prima è quella del pittore Antonio Di Falco, che dipinge con carboncino su lastre di compensato e scolpisce piccoli pezzi di tronchi raccolti sulle spiagge:
Radici. Le origini
Via dei Mille 60, Napoli
chiusura: 30.05.21
L'altra mostra che documentiamo è quella del fotografo Gianni Marrone, che per le sue foto di edifici utilizza lo smartphone:
Raise Your Head
Via dei Mille 60, Napoli
chiusura: 30.05.21
Le altre due mostre sono AD Alfabeto Donna (chiusura 13.06.21) e Quella luce invisibile del fotografo Giuseppe Sarrapica (chiusura 14.06.21).
(*) simbolo che indica la presenza di servizi igienici attrezzati per disabili
Comments