Ancora una mostra accessibile, ancora una volta l'occasione per visitare il Museo e Real Bosco di Capodimonte. Questa volta la Sala Raffaello Causa del Museo (perfettamente servita da due ascensori, uno all'inizio ed uno alla fine del percorso) ospita fino al 25 giugno 2023 la mostra Gli Spagnoli a Napoli. Il Rinascimento meridionale, molto importante dal punto di vista storico ed artistico, come egregiamente illustrato in questo testo tratto dal sito ufficiale del Museo (https://capodimonte.cultura.gov.it/mostra/gli-spagnoli-a-napoli-il-rinascimento-meridionale/):
La mostra è dedicata a uno dei momenti più fecondi e meno conosciuti della civiltà artistica napoletana: il trentennio (1503-1532 circa). È il periodo che, sotto il profilo politico, vide l’estinguersi della dinastia aragonese, con il passaggio del Regno di Napoli sotto il dominio della Corona di Spagna; sotto il profilo culturale, il raggiungimento dell’apice della sua grande stagione umanistica, con il passaggio di consegne da Giovan Gioviano Pontano a Iacopo Sannazaro.
Le novità artistiche elaborate in quegli anni da Leonardo, Michelangelo e Raffaello furono prontamente recepite e reinterpretate in modo originale in una Napoli ancora molto viva, per la quale la perdita della funzione di capitale autonoma non costituì un ostacolo allo sviluppo culturale, ma, al contrario, contribuì alla definizione di un nuovo ruolo di cinghia di trasmissione della cultura rinascimentale tra le due sponde del Mediterraneo.
La mostra propone un’ampia rassegna di opere eseguite da alcuni dei principali artisti spagnoli attivi in quegli anni a Napoli, quali Pedro Fernández, Bartolomé Ordóñez, Diego de Siloe, Pedro Machuca, Alonso Berruguete. [...]
Tornati in patria, gli spagnoli si fecero ambasciatori di una particolare declinazione della cultura figurativa dell’alto Rinascimento, sostenuta da inventiva e capacità tecniche straordinarie, cui il passaggio della Spagna all’interno della compagine imperiale di Carlo V diede un respiro europeo.
La mostra focalizza l’attenzione su questa breve ma felicissima stagione, ponendo nel giusto rilievo l’altissima qualità delle opere e il loro carattere cosmopolita. Alla base del percorso espositivo vi è la convinzione che quella fioritura vide una strettissima connessione tra pittura e scultura. Il confronto tra le cosiddette «arti sorelle» trovò a Napoli un terreno particolarmente fertile per l’elaborazione di modelli che contribuirono al definirsi di un’autonoma scuola locale, di cui la mostra propone un’ampia selezione dei maggiori protagonisti, dai pittori Andrea Sabatini da Salerno e Marco Cardisco agli scultori Giovanni da Nola e Girolamo Santacroce.
Passiamo allora alle immagini delle opere che con i nostri modesti mezzi cercheremo di illustrare. E le aragoste? per vederle...arrivate in fondo alla pagina:
Allora, vogliamo parlare di queste aragoste? Riportiamo dal sito del Comune di Napoli:
È stata inaugurata “The Lobster Empire”, installazione di grandi sculture dell’artista Philip Colbert che per tre mesi, fino al 15 luglio, animeranno la storica piazza Largo San Martino a Napoli.
La mostra è a cura di Catherine Loewe, organizzata da Bam Eventi D’Arte e promossa dal Comune di Napoli
Colbert è uno degli artisti più innovatori dello scenario contemporaneo ed ha avuto un seguito globale con il suo personaggio con l’aspetto di un’aragosta simile ad un cartone animato, le sue sculture sono state recentemente installate all’aperto anche a Venezia e a Roma in Via Veneto.
E noi ci siamo andati al Largo San Martino, e abbiamo fotografato queste simpatiche sculture a colori vivaci, realizzate in alluminio o acciaio inossidabile, mentre la piazza era piena di turisti:
E allora chiudiamo questo post con il panorama che si può ammirare da Largo San Martino:
ARRIVEDERCI A NAPOLI!!!
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