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Pozzuoli: la necropoli di Via Celle riportata alla luce

Qualcuno dei nostri lettori più fedeli ricorderà che qualche anno fa, precisamente il 1° novembre 2018, abbiamo pubblicato un post dedicato alle necropoli romane di Quarto e Pozzuoli, lamentandone lo stato di abbandono e di impossibile fruizione da parte del pubblico.


In particolare la necropoli di Via Celle, a Pozzuoli, era quella che versava nelle peggiori condizioni, impraticabile com'era a causa di sterpaglie ed erbacce, come si può vedere da questa foto:



Ma qualcosa di positivo si è verificato in questi ultimi tempi: per prima cosa è stata effettuata una pulizia radicale del sito, fino a renderlo di nuovo fruibile, poi la necropoli è stata aperta al pubblico in occasione della Giornata di Primavera del 2022 dal F.A.I.:




Ma prima di procedere con le altre immagini, diamo qualche notizia sulla necropoli, traendola dal sito web del Ministero della Cultura:


La necropoli romana, databile tra il I ed il II secolo d.C., sorge lungo il tratto della via Consularis Puteolis-Capuam, nel punto in cui si innesta la via Puteolis-Neapolim.


Dell’area sepolcrale è stato individuato un gruppo di quattordici mausolei funerari, cosiddetti colombari, già indagati nel ’700, mentre i primi scavi regolari risalgono agli anni Trenta del secolo scorso; ma solo negli anni Sessanta si procedette a liberare l’intero gruppo di edifici lungo il lato orientale della strada.


A questi monumenti si aggiunge un edificio interpretato come collegium funeraticium, (associazione i cui membri di modesta condizione, aggregandosi, potevano assicurarsi con poca spesa una sepoltura decorosa) caratterizzato da una pianta rettangolare sviluppata attorno ad un cortile al centro del quale fu eretto un mausoleo.






Ma eccoci arrivati alla nota dolente di questa mattinata: nel sito web del F.A.I. la necropoli era indicata come accessibile in sedia a rotelle. Peccato che a metà percorso c'erano questi gradini, che abbiamo potuto superare solo grazie ai gentilissimi ed efficaci volontari dell'ANPANA, che presidiavano la struttura.


Bisogna stare attenti, quando si afferma l'accessibilità di un sito, anche perché se si fosse presentato un disabile fornito di una sedia motorizzata, di quelle che pesano anche 150 kg, la cosa non si sarebbe potuta risolvere così facilmente!



Superato in qualche modo l'ostacolo abbiamo proseguito la visita:








Che dire alla fine di questa visita? Va senz'altro dato merito al F.A.I. di aver inserito questo sito archeologico all'interno delle Giornate di Primavera, tanto più che al momento non ne è prevista l'apertura al pubblico in un prossimo futuro.


Vorrà dire che quando questa apertura avverrà, ci premureremo di segnalarvelo, sperando che qualcuno risolva il problema dei gradini; nel frattempo, per averne un'idea di massima, lo si può osservare dall'esterno, che è già qualcosa.


Chiudiamo con le consuete informazioni logistiche segnalandovi due ristoranti: uno nelle vicinanze della necropoli:


Taverna Brudi (*):

Via Alfonso Artiaco 65, Pozzuoli


del quale vi mostriamo un magnifico risotto alla pescatora:



e l'altro che si trova all'interno di un'azienda vinicola sita nel territorio di Quarto:


Il IV Miglio (*)

Via Cesare Pavese 19, Quarto


(*) simbolo che indica la presenza di servizi igienici attrezzati per disabili


del quale vi mostriamo un risotto ai funghi porcini e lardo di maialino nero casertano:




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