Rieccoci qua! Abbiamo compiuto una delle nostre incursioni, per documentare, dal nostro punto di vista, la riapertura di una struttura all'interno del Parco Archeologico di Pompei. Stiamo parlando dell'Antiquarium, la cui storia è ben illustrata nel sito ufficiale del Parco (http://pompeiisites.org/pompei-map/antiquarium/):
L’Antiquarium di Pompei fu realizzato da Giuseppe Fiorelli tra il 1873 e il 1874 negli spazi sottostanti la terrazza del Tempio di Venere, con affaccio su Porta Marina. Fu sede espositiva di una selezione di reperti provenienti da Pompei ed esemplificativi della vita quotidiana dell’antica città, oltre che dei calchi delle vittime dell’eruzione.
Nel 1926 venne ampliato da Amedeo Maiuri, che oltre ad aggiungere grandi mappe con gli sviluppi aggiornati degli scavi dal 1748 in poi e inserire nuovi reperti provenienti dalla Villa Pisanella di Boscoreale nonché dai più recenti scavi di via dell’Abbondanza, impostò un percorso che guidava il visitatore nella storia di Pompei dalle origini fino all’eruzione.
L’edificio fu poi gravemente danneggiato dalle bombe della II guerra mondiale nel settembre 1943 e grazie all’intervento di restauro del Maiuri, il 13 giugno del 1948 riaprì ai visitatori in occasione della celebrazione del 2° centenario degli scavi di Pompei. Nuovamente danneggiato, stavolta dal terremoto del 1980, da allora è rimasto chiuso al pubblico.
Nel 2016, dopo trentasei anni, è stato riaperto al pubblico nella nuova veste di visitor center e spazio museale.
Il 25 gennaio 2021 l’Antiquarium è stato inaugurato con un nuovo allestimento ed è diventato uno spazio museale dedicato all’esposizione permanente di reperti che illustrano la storia di Pompei. Lo spazio, completamente rinnovato, rimanda a quella che fu la concezione museale di Amedeo Maiuri e attraverso i reperti più rilevanti è ripercorsa la storia di Pompei dall’età sannitica (IV secolo a.C.) fino alla tragica eruzione del 79 d.C.
Il sito prosegue con una descrizione molto dettagliata dei reperti, accompagnata da una narrazione della storia della città fino alla sua distruzione. Noi, prima di passare alle immagini, forniremo alcune indicazioni di tipo logistico per accedere alla struttura con i nostri mezzi.
Se si vuole visitare il solo Antiquarium, è opportuno entrare negli scavi dall'ingresso di Piazza Esedra e poi raggiungere il piano terra dell'edificio; dopo averne visto le opere, si salirà con l'ascensore al secondo piano (il primo è al momento inutilizzato). Terminata la visita, si può ridiscendere al piano terra ed uscire dall'area archeologica dalla stessa porta da cui si è entrati.
Altrimenti si può entrare nel Parco Archeologico dall'ingresso di Piazza Anfiteatro e seguire il percorso di visita attrezzato per i disabili; si percorre Via dell'Abbondanza, si arriva al Foro ed al Tempio di Venere, da cui si accede all'Antiquarium che potrà essere visitato "in discesa".
Passiamo ora alle immagini, cominciando dalla facciata, anche se per noi irraggiungibile; continueremo poi con statue, oggetti d'uso comune, affreschi, fregi, bassorilievi, capitelli e calchi di corpi degli abitanti immobilizzati nell'attimo fatale:
E se all'ingresso dell'Antiquarium vi fosse sfuggita, guardate verso l'alto per apprezzare questa scultura dell'artista serbo Igor Mitoraj. La statua è rimasta negli scavi dopo che nel 2016 fu realizzata un'imponente esposizione delle opere di questo artista, sapientemente disseminate su tutta l'area archeologica:
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