Aggiornamento del 14 marzo 2024
Torniamo al nostro post sulla Venere degli Stracci: infatti, dopo l'incendio che la distrusse a luglio del 2023, l'opera è stata ricostruita, a spese dell'artista, e reinstallata nella stessa Piazza Municipio dove era stata originariamente collocata.
Fra qualche mese la Venere verrà accolta in via definitiva nella chiesa di San Pietro ad Aram a Forcella, e vedremo se sarà ancora accessibile per noi. Nel frattempo vi proponiamo qualche foto dell'opera ed un testo del prof. Vincenzo Trione, curatore delle mostre del Comune di Napoli, che racconta quanto accaduto in questi ultimi mesi da luglio 2023 ad oggi:
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Ben ritrovati! Siamo sempre qui, nella nostra Napoli, e vi proponiamo un'esperienza di arte contemporanea che valorizza una centralissima piazza con un'opera che ha una lunga storia alle spalle.
Stiamo parlando della Venere degli stracci del maestro Michelangelo Pistoletto, che ne realizzò la prima versione, alta poco più di un metro, nel lontano 1967 e che oggi ha prodotto una nuova e monumentale configurazione dell'opera sistemata al centro di una grande piazza come Piazza Municipio, che sta vivendo una profonda risistemazione in funzione del completamento della stazione della Linea 1 della Metro; la stazione MUNICIPIO comunque è già attiva da qualche anno e permette a chi si muove con la sedia a rotelle di raggiungere la piazza ed il vicino Maschio Angioino.
Ricordando che la statua riproduce la Venere con mela dello scultore danese Bertel Thorvaldsen, ci sembra appropriato riportare le parole dello storico dell'arte consigliere del sindaco Manfredi e curatore delle mostre ed installazioni del Comune di Napoli Vincenzo Trione, parole che si trovano trascritte sul pannello installato a fianco della statua:
[...] Si tratta di una delle opere più iconiche del Novecento, realizzata dall'artista in diverse versioni in tutto il mondo. Presentata per la prima volta nel 1967, questa opera è realizzata ora, a Napoli, in un'inedita scala monumentale.
Antitesi, contrasti. Da un lato, un omaggio alla statuaria antica. Dall'altro lato, un'originale riflessione sui consumi e sui materiali. Solennità e fragilità. Individualità e moltitudine. La bellezza immobile della tradizione classica e la transitorietà dell'epoca contemporanea. [...]
E queste invece le parole del maestro Pistoletto:
“Il mio rapporto con Napoli è lunghissimo, ho già esposto a Napoli questa Venere parecchie volte quando era più ‘piccola’, adesso è cresciuta ed è grandissima in Piazza Municipio. È stata finalmente considerata un'icona del nostro tempo e qui viene presentata a dimensione iconica anche per il luogo in cui si trova, al centro della città.
Questi stracci sarebbero solo dei rifiuti se non ci fosse la Venere che viene dalla storia della bellezza, della felicità, che rigenera questi stracci e che di colpo diventano opera d'arte, ritornano a vivere.”
E allora cominciamo a vederla, quest'opera, installata lo scorso 28 giugno 2023 ed al momento senza una previsione di rimozione:
E chiudiamo con un'inquadratura che abbraccia Palazzo San Giacomo, sede del Comune di Napoli, e in alto sullo sfondo la Certosa di San Martino:
P.S.: giusto per dare un'idea, ecco due immagini scattate nel 2019 al Museo MADRE della Venere degli stracci di Pistoletto in formato scultura da museo:
e queste altre due scattate nel 2011, con una variante cromatica:
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