Buongiorno a tutti! Dopo una lunga pausa festiva torniamo a proporre un nuovo post, dedicato anche stavolta ad un'attrazione accessibile della nostra Napoli.
Stiamo parlando della mostra Napoli al tempo di Napoleone. Rebell e la luce del Golfo, che si tiene alla sede di Napoli delle Gallerie d'Italia (*); i contenuti dell'esposizione, che chiuderà il 07.04.24, sono efficacemente illustrati in questo testo introduttivo che prendiamo dal sito delle Gallerie:
La mostra Napoli al tempo di Napoleone. Rebell e la luce del Golfo restituisce l’atmosfera e l’immagine della città negli anni dal 1808 al 1815, nei quali Gioacchino Murat e la consorte Carolina Bonaparte, la più giovane delle tre sorelle di Napoleone, furono i sovrani molto amati di Napoli.
Fu un periodo di progresso e di rinnovato splendore per il Regno, segnato da straordinarie trasformazioni sociali, economiche, urbanistiche e da una particolare attenzione al territorio. La cultura dei coniugi Murat e il loro gusto moderno formatosi a Parigi diedero un grande impulso alle arti, dividendosi tra le regge ufficiali di Napoli e di Caserta e la prediletta residenza privata di Portici.
Mecenati di grandi pittori di figura, Gioacchino e soprattutto Carolina dimostrarono una particolare sensibilità per la veduta e la pittura di paesaggio, chiamando alla loro corte maestri francesi del genere. Una particolare protezione fu riservata al viennese Joseph Rebell, protagonista di questa mostra accanto ad altri specialisti del vedutismo; l’artista soggiornò in Italia a più riprese tra il 1812 e il 1824 e particolarmente a Napoli.
Le vedute della città, del suo golfo e dei magnifici dintorni hanno rappresentato i soggetti da lui prediletti anche dopo la sua partenza da Napoli nel 1815, alimentando in Europa il mito dell’unicità di quel territorio incantato, celebrato dai pittori del Grand Tour.
La sua formazione e la sua affermazione vengono rievocate e inserite sullo sfondo del cosmopolita panorama napoletano tra la fine del Settecento e il secondo decennio dell’Ottocento, segnato da numerose personalità di viaggiatori e di pittori di paesaggio che hanno profondamente rinnovato la visione della realtà.
Protagonista della rassegna è anche la stessa famiglia Murat, il cui importante ruolo, in quegli anni, vuole essere testimoniato con la presenza di numerosi ritratti, dipinti e sculture.
Vediamole allora queste splendide vedute di Napoli e dei suoi dintorni, resi così bene da questo pittore viennese, Joseph Rebell, e dai suoi colleghi di altre nazionalità presenti a Napoli in quello stesso periodo:
Uno sguardo ora a qualcuno dei 26 fogli di studi di figura che Rebell realizzava su carta con grafite e seppia andando in giro per Napoli ed osservando le varie tipologie di persone che incontrava:
Ed ecco ora qualche opera degli altri vedutisti presenti nella mostra, precedute però dai ritratti delle altezze reali Gioacchino Murat, di sua moglie Carolina e della loro figlia Letizia:
Che ve ne pare? Sembrano paesaggi di fantasia? Certamente osservare questi dipinti di duecento anni fa, per chi come noi ha frequentato questi posti sin da bambino, fa una certa impressione e richiede un notevole sforzo per identificare qualche tratto di costa o qualche edificio conosciuto.
Nel ricordarvi che al piano terra delle Gallerie d'Italia è presente anche Luminist (*), un ottimo bistrot, vi salutiamo con qualche opera di arte contemporanea, recentemente acquisita dalle Gallerie:
(*) simbolo che indica la presenza di servizi igienici attrezzati per disabili
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