Siamo ancora qui! Abbiamo fatto passare due mesi dall'ultimo post, sostanzialmente perché non siamo andati molto in giro, a parte le mostre che abbiamo illustrato negli ultimi post pubblicati.
Ci siamo ricordati però che nel 2019 abbiamo visitato la sezione Magna Grecia del Museo Archeologico Nazionale di Napoli (MANN) (*), da poco riaperta, e abbiamo pensato che fosse giusto dedicarle un capitolo a sé stante, data l'importanza e la ricchezza dei reperti esposti.
Il relativo link al sito del MANN è https://mann-napoli.it/magna-grecia/ dal quale estraiamo questo testo esplicativo:
La collezione Magna Grecia del MANN raccoglie reperti di origine e provenienza diverse rinvenuti, a partire dalla metà del Settecento, nelle regioni meridionali del Regno di Napoli dove, dalla fine del VII secolo a.C., i Greci, entrati in contatto e dando vita a differenziate forme di convivenza con le popolazioni indigene, danno luogo a quel complesso fenomeno storico e culturale definito appunto con il nome di Magna Grecia.
Agli inizi dell’Ottocento le prime e più importanti scoperte nei siti dell’Italia meridionale (Paestum, Locri, Metaponto, Taranto, Ruvo, Canosa), grazie al tempestivo intervento del governo centrale, cominciano a incrementare le raccolte del Museo del Regno, alle quali si aggiunge presto l’acquisizione di grandi nuclei collezionistici privati, che contribuiscono a rendere la collezione numericamente considerevole e certamente unica nel suo genere, ricca di migliaia di vasi e di terrecotte figurate, e che annovera tra i suoi capolavori i grandi crateri a volute dalla tomba del cd. Vaso di Dario da Canosa o le lastre funerarie della Tomba delle Danzatrici da Ruvo, insieme a un gran numero di oreficerie di elevato pregio e valore artistico prodotte a Cuma e a Taranto.
Cominciamo con le nostre foto, a partire da questa mappa che illustra le località di partenza dalla Grecia e quelle di arrivo nell'Italia Meridionale:
I pavimenti in mosaico che si vedono nelle foto sono posati sul pavimento del museo; per questa ragione, all'epoca veniva richiesto ai visitatori di indossare una soprascarpa di plastica sulle proprie calzature, in modo da non danneggiare i reperti. Ovviamente a chi si trova in sedia a rotelle non è richiesta alcuna protezione.
Per rifocillarsi anche stavolta consigliamo il MANN Caffè, ottimo sia per una colazione mattutina che per un pranzo leggero. La sosta al MANN Caffè ci consente di estendere la nostra visita ad altre sezioni del museo ed anche a qualche mostra temporanea, come quella su Lucio Dalla, aperta fino al 25 giugno 2023:
Vi aspettiamo a Napoli!
(*) simbolo che indica la presenza di servizi igienici attrezzati per disabili
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