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In Valle d'Aosta, dodici anni fa...

Come va, amici di COMMA 2 sparsi per il mondo e nelle multicolorate regioni italiane? Ci stiamo vaccinando o siamo prenotati per farlo? Chissà come sarà la prossima estate, anche dal nostro punto di vista del turismo accessibile. Nel frattempo noi seguitiamo a scavare nel baule dei ricordi e a riproporre itinerari di qualche anno fa.


Oggi vogliamo ripercorrere un nostro soggiorno di agosto del 2009 in Valle d'Aosta, dove ci siamo recati in auto e siamo andati in giro facendo base in un albergo a Courmayeur. Questo significa che il nostro raggio d'azione si è concentrato principalmente sulla parte occidentale della regione, comunque molto ricca di paesaggi, borghi e castelli da vedere.


All'epoca ci muovevamo con la carrozzina manuale, oggi col Triride avremmo senz'altro un approccio diverso; sicuramente da allora sono cambiate molte cose , a cominciare dalla Funivia del Monte Bianco, sulla quale a suo tempo Adele è potuta salire solo perché il personale la sollevò di peso per superare i gradini alla stazione di partenza.


Perciò abbiamo scelto di andare un po' di palo in frasca, illustrando le località che allora abbiamo potuto visitare e che, immaginiamo, sono rimaste accessibili a noi anche dopo dodici anni. A questo proposito, se vi va di approfondire qualcuno degli spunti che vi proponiamo, c'è un bel sito di turismo accessibile in Valle d'Aosta: https://www.valledaosta-guidaturistica.it/turismo-accessibile/


Cominciamo allora da quel piccolo gioiello che è il Lago di Pellaud, nella Val di Rhemes:





il piccolo borgo di Avise, col suo castello:




il Monte Bianco ed il Dente del Gigante:




il Giardino Alpino di Chanousia: per visitarlo si deve sconfinare in Francia dal Piccolo San Bernardo:






il Castello d'Aymanvilles, visto dalla strada:



la nostra città base, Courmayeur:







da Courmayeur si dipartono due valli: la Val Ferret, dove si costeggia anche in auto la Dora di Ferret:





e la Val Veny, con la Dora di Veny:





la Parrocchiale di Santa Maria Assunta, a Morgex:





altri due castelli al volo, il Castello di Saint Pierre e quello di Sarriod de la Tour:




e dopo una visita alle cascate di Lillaz, facilmente raggiungibili coi nostri mezzi:




ci concediamo una sosta a Cogne, con queste belle sculture in legno messe lì a decorare le strade:








ora ci vuole proprio una visita ad Aosta con le sue vestigia romane, cominciando dalla Porta Pretoria:





l'Arco d'Augusto:



il Ponte Romano:



e poi il Tiglio di cinquecento anni nella Collegiata di Sant'Orso:



e chiudiamo la visita ad Aosta con la Cattedrale, edificata nell'XI secolo e rimaneggiata nei secoli successivi:






una puntatina in Valgrisenche, con questa chiesetta così colorata e il delizioso borgo, dove si possono acquistare filati di pregio:






un'attrattiva molto frequentata è il panoramicissimo Forte di Bard, sia per la bellezza e l'imponenza della struttura che per le numerose mostre ed iniziative culturali che vi si tengono con continuità; inoltre il Forte è ottimamente attrezzato con una funicolare interna per spostarsi da un livello all'altro:








e sotto al forte il borgo medievale di Bard:




e i trafori? Certo che li abbiamo fatti, a cominciare da quello del Monte Bianco, che ci ha portato in Francia a Chamonix:








e durante la veloce visita a Chamonix siamo riusciti a vedere anche il Museo dei Minerali:





mentre invece col traforo del Gran San Bernardo siamo arrivati in Svizzera a Martigny a mangiare fondue bourguignonne:




e al ritorno si passa per Saint Rhemy-en-Bosses, patria di un prosciutto speciale:




e chiudiamo la nostra Valle d'Aosta con l'ennesimo bel castello, il Castello di Sarre:



Siamo arrivati alla fine di questo nostro giro in Valle d'Aosta, durato due settimane nelle quali abbiamo "stipato" quante più cose possibili. Le strade, anche se di montagna, erano abbastanza agevoli e in più c'è l'autostrada A5 che permette di tagliare tutta la regione spostandosi da una zona all'altra.


Naturalmente a distanza di dodici anni non possiamo ricordare i ristoranti visitati e la loro accessibilità, ma in generale ci è rimasta in mente l'impressione di un'ottima cucina diffusa nel territorio e a prezzi abbordabili. Speriamo allora che qualcuno di voi ci possa comunicare le sue esperienze nella valle, sia gastronomiche che turistiche in generale, e che magari queste esperienze le si possa fare quest'estate, in tutta tranquillità.


BUONA PASQUA A TUTTI!!!





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