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In giro per il Salento, quattro anni fa

  • Angelo e Adele
  • 6 mar 2021
  • Tempo di lettura: 3 min

Aggiornamento: 13 nov 2022

Rieccoci qui, ad attendere la fine di questo incubo chiamato pandemia, ancora impossibilitati a programmare qualsiasi forma di viaggio, che facciamo, ci piangiamo addosso? Certo che no, dobbiamo tenere duro, aspettare il nostro turno di vaccinarci e riguardare gli album delle fotografie (scusate il termine un po' antiquato, è per capirci), almeno così possiamo rivivere momenti belli e suggerire qualche itinerario agli amici, per quando sarà possibile muoversi.


Per parte nostra, abbiamo aperto l'album, tutto elettronico, di una breve vacanza fatta in auto a giugno 2017 nel Salento, il cosiddetto "tacco d'Italia". Il Salento coincide con la provincia di Lecce e, come tutta la Puglia, è una terra ricca di storia e di bellezze naturali che sono illustrate in una miriade di guide turistiche molto qualificate, dal momento che la zona è da tempo ormai una meta turistica rinomata. Ecco una vecchia cartina del Touring Club, con tutte le località di cui parliamo nel post:


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Come al solito, pertanto, non cercheremo di fare concorrenza alle guide, ma ci limiteremo ad illustrare le cose più belle ed interessanti che abbiamo potuto visitare, sempre dal nostro punto di vista che è quello del turismo accessibile.


Cominciamo dall'albergo in cui abbiamo trascorso la nostra settimana, dotato ovviamente di stanze per disabili, di ampi spazi all'aperto, con annessa animazione ed una piccola ma graziosa spiaggia, facilmente accessibile e raggiungibile sia a piedi che con un trenino con rampa per sedie a rotelle:


VOI Daniela Resort:

Località Conca Specchiulla, Otranto (LE)


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Approfittando, se così si può dire, di un paio di giorni di mare molto mosso, siamo andati in giro per le varie località del Salento, a cominciare naturalmente da Otranto e dal suo borgo antico:


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Quando mai chi sta in sedia a rotelle può accedere alla cripta di una chiesa? Ebbene, a Otranto c'è una Basilica Cattedrale la cui cripta è accessibile da un ingresso laterale che dà sulla strada, quindi è per noi visitabile, con le sue 42 colonne di marmi differenti ed i suoi affreschi bizantineggianti:


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Dopo la cripta, visitiamo la Basilica Cattedrale, che all'epoca era accessibile mediante una rampa mobile che bisognava installare da soli. Consacrata nel 1088 e successivamente modificata nella facciata e nel portale barocco, è dotata di uno straordinario mosaico pavimentale, terminato nel 1165:


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L'altro punto forte della Cattedrale di Otranto è la Cappella dei Martiri, che raccoglie in sette teche murali le reliquie degli 800 martiri idruntini che nel 1480 furono decapitati da Ahmed Pascià per non essersi voluti convertire all'Islam; nel 1481 Otranto fu liberata da Alfonso d'Aragona che poi fece trasportare i corpi dei martiri nella chiesa di Santa Caterina a Formiello a Napoli:


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Un altro monumento importante di Otranto è il Castello, fatto erigere fra il 1485 ed il 1498 dagli Aragonesi per difendere la città dai Turchi. Per noi è in buona parte visitabile, grazie alla presenza di un ascensore e di un elevatore:


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la Torre Matta, dove si tengono mostre ed esposizioni di ottimo livello:


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Dopo la visita ad Otranto, seguiamo la strada costiera che si vede sulla cartina in direzione sud. Incontriamo subito il punto più orientale d'Italia, vale a dire Capo d'Otranto o Punta Palascia, col suo faro:


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Continuiamo a scendere lungo la costa ed arriviamo a Santa Cesarea Terme:


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E proprio sopra lo stabilimento termale sorge l'incredibile edificio ottocentesco dalle linee moresche, denominato Villa Sticchi, che qualcuno ricorderà nel film Nostra Signora dei Turchi di Carmelo Bene.


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Continuiamo a percorrere il litorale, con coste spesso a strapiombo, che purtroppo possiamo solo guardare dall'alto:


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il Canalone d'Acquaviva:


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Tricase Porto:


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Torre Nasparo (1565):


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il grandioso Canalone del Ciolo, visto in vari film e fiction, fra cui L'anima gemella di Sergio Rubini e Galantuomini di Edoardo Winspeare:


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E finalmente arriviamo alla punta estrema del tallone d'Italia, cioè il Capo di Santa Maria di Leuca, col relativo Santuario, il faro e la colonna eretta nel 1694 che indica il luogo dove Pietro avrebbe iniziato la sua predicazione, dopo essere sbarcato qui dall'Oriente per evangelizzare il nostro paese:


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Diamo uno sguardo alla Marina di Leuca:


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E chiudiamo col botto questo giro del Salento con la città bella, kalè polis, che oggi chiamiamo Gallipoli. La città antica sorge sull'estremità della penisoletta protesa nel mare ed è preferibile non percorrerla in automobile, dal momento che è comodamente agibile coi nostri mezzi. Cominciamo dal Castello, risalente al XVI secolo:


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E passeggiando nel centro arriviamo alla Basilica Cattedrale, dedicata a Sant'Agata:


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Le nostre ultime immagini di Gallipoli sono quelle scattate al tramonto da un ristorante sul mare:


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Come concludere queste brevi note di viaggio? Certamente c'è ancora moltissimo di interessante da vedere, anche all'interno, per cui forse è consigliabile non visitare il Salento in stagione balneare, se si vuole girare senza il caldo della stagione estiva.


Per quanto riguarda la disponibilità di strutture accessibili, non abbiamo indagato più di tanto i ristoranti, avendo scelto l'opzione pensione completa nel nostro hotel. Ci auguriamo allora che torni presto la possibilità di viaggiare e qualcuno dei nostri lettori possa aggiungere la sua esperienza alla nostra.


BUON VIAGGIO FUTURO A TUTTI!






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