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Il Monte Echia, dove è nata Napoli

Siamo di nuovo qui, a parlare di una novità molto importante che riguarda la nostra città, Napoli, e le sue radici più antiche.


Il 9 aprile 2024 infatti, dopo 18 anni dall'inizio dei lavori e varie interruzioni e riprese, è stato finalmente inaugurato l'ascensore che da Via Santa Lucia porta al Monte Echia, uno spuntone roccioso in tufo giallo dove i coloni greci provenienti dall'isola di Eubea, che avevano fondato Pithecusa (sull'isola d'Ischia) e Cuma, intorno al 750-720 a.C. fondarono Partenope, il primo nucleo di quella che poi diventerà Napoli.


Di seguito riportiamo il testo pubblicato sul sito web del Comune di Napoli, che gestisce l'impianto attraverso l'ANM (Azienda Napoletana di Mobilità):


L'ascensore di Monte Echia costituisce uno straordinario strumento turistico, collegando un’area del lungomare caratterizzata da alberghi, ristoranti e, in generale, di grande frequentazione, con un belvedere praticamente sconosciuto che invece, specie per i lavori effettuati, offre un panorama straordinario da Capodimonte al Vesuvio, da Sorrento a Capri, da Castel dell'Ovo a Posillipo. Il sito ha un valore storico eccezionale essendo il luogo di fondazione della Città e sono ben visibili i ruderi della Villa di Licinio Lucullo.


Le opere, per un ammontare complessivo di circa 3 milioni di euro, hanno visto la sistemazione e riqualificazione del belvedere di Monte Echia accogliendo le istanze dei cittadini che richiedevano un minore impatto visivo dei manufatti raggiunto con l’approfondimento del piano di sbarco degli ascensori e della scala in acciaio che sono spettacolari. La coppia di ascensori può trasportare fino a 34 persone contemporaneamente ed è dotata dei più moderni sistemi di sicurezza.


Il nuovo belvedere e la riqualificazione del belvedere del sito esistente sono il primo passo di una riqualificazione più generale, che vede l'interesse anche dell'Archivio di Stato, sezione militare (Palazzo Carafa, anche set dei "Bastardi di Pizzofalcone"). È volontà dell'Amministrazione incentivare anche la riqualificazione di Villa Ebe di Lamont Young e, a seguire, le rampe di accesso dal Chiatamone nonché rendere panoramico il percorso di arrivo da Via Egiziaca.


C'è da aggiungere che l'impianto è del tutto accessibile ai disabili motori, anche se dotati di sedie motorizzate, e che gli stessi disabili non pagano il biglietto.


Cominciamo allora a dare uno sguardo al panorama che si gode da questo magnifico belvedere, con il supporto delle belle foto realizzate dalla nostra cara Genny:










Qui sono ben visibili la Penisola Sorrentina, Capri ed il Castel dell'Ovo, costruito nel Medioevo sull'isolotto di Megaride dove sembra arrivassero le propaggini della Villa di Licinio Lucullo:




E questi sono i resti della Villa di Lucullo che si trovano sul Monte Echia:


Foto Di Baku - Opera propria, CC BY-SA 3.0


Castel Sant'Elmo e la Certosa di San Martino:



Palazzo Carafa, sede dell'Archivio di Stato (sezione militare) e location dei "Bastardi di Pizzofalcone":



la collina di Posillipo:



Ed ora è il caso di accennare a Villa Ebe, l'ultima opera del geniale ingegnere di origine britannica Lamont Young, nato a Napoli nel 1851 e morto suicida nel 1929 proprio nella Villa Ebe, da lui dedicata alla giovane moglie che vi dimorò fino alla sua morte nel 1970. Young fu progettista di numerosi ed originali edifici a Napoli, nonché, nel 1872, di un primo progetto di metropolitana napoletana.


Villa Ebe in seguito fu acquisita dal Comune di Napoli, ma nel 2000 un incendio ne distrusse gli arredi interni e le decorazioni, e da allora non si è ancora riusciti a partire con l'auspicato restauro e riqualificazione dell'immobile.


Nel frattempo le rampe dove si trova l'ingresso della villa, che dal Monte Echia scendono a Via Chiatamone, sono state dedicate a Lamont Young, come pure una bella targa apposta all'ingresso della villa, che possiamo ammirare dall'esterno:




Insomma, vale davvero la pena di fare una passeggiata per godere del panorama del belvedere di Monte Echia; per chi usa la Linea 1 della Metro, conviene scendere alla fermata TOLEDO e poi percorrere Via Toledo fino a Piazza Plebiscito e prendere Via Santa Lucia fino alla confluenza con Via Chiatamone, dove si trova l'ingresso dell'ascensore.


Per quanto riguarda i ristoranti, conviene andare sul lungomare e cercare quelli che abbiamo segnalato nel relativo post di qualche anno fa, anche se rispetto ad allora hanno cambiato gestione e denominazione.


Alla prossima!!







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