Dopo qualche anno dal nostro post sul Melfese, torniamo in Basilicata per dare uno sguardo ad una serie di piccoli borghi suggestivi, in buona parte accessibili con i nostri mezzi. Li abbiamo visitati a suo tempo, nel settembre del 2010, ma le informazioni che vi forniremo dovrebbero essere ancora applicabili.
Cominciamo allora da due piccoli comuni, che vengono spesso citati insieme, in quanto siti uno di fronte all'altro. Stiamo parlando di Castelmezzano e Pietrapertosa, due borghi di montagna inseriti nella cornice delle Dolomiti Lucane (http://dolomitilucane.it/), un massiccio appenninico dalle forme molto particolari che appartiene al Parco Regionale di Gallipoli, Cognato e Piccole Dolomiti.
La loro storia risale al VI - VII secolo a.C., ai Greci ed ai Pelasgi; oggi sono congiunti da un comune destino turistico, oltre che da una linea aerea che permette a singole persone opportunamente imbracate di scendere da Pietrapertosa a Castelmezzano scivolando su di un cavo a forte velocità e realizzando così il cosiddetto "volo dell'angelo".
Castelmezzano (l'unico dei due di cui abbiamo percorso le stradine):
Pietrapertosa (il comune più alto della Basilicata, oltre i 1000 metri):
E dopo i due piccolissimi borghi delle Dolomiti Lucane, passiamo ad una cittadina di 10000 abitanti, Montescaglioso, le cui radici affonderebbero addirittura al 1000 a.C. Anche qui abbiamo potuto muoverci con i nostri mezzi, per buona parte del territorio del comune, inclusa l'auto. Diamo uno sguardo al borgo:
Ma il pezzo forte, per così dire, di Montescaglioso è l'Abbazia di San Michele Arcangelo. Risalente all'epoca dei Normanni (XI secolo), fu ricostruita nel 1484 ed ebbe un secondo periodo di fioritura fino al 1784, quando i monaci benedettini si trasferirono a Lecce per contrasti col feudatario dell'epoca. Qualche immagine di uno dei chiostri:
Non lontano da Montescaglioso c'è Miglionico, un altro borgo antico risalente circa all'VIII secolo a.C. Qui ci siamo limitati a visitare il cortile del Castello del Malconsiglio, detto così dalla congiura dei baroni, ordita nel 1485 da un gruppo di feudatari contro Ferrante I d'Aragona.
Il complotto finì male per i congiurati, che vennero attirati a Napoli con l'inganno e catturati nella Sala dei Baroni del Maschio Angioino, dopodiché messi a morte. Per ulteriori notizie e visite virtuali vedere il sito http://www.castellodelmalconsiglio.it/7m/?jjj=1618474923971 :
Ci spostiamo verso la costa ionica e andiamo a visitare un importante sito archeologico. Stiamo parlando di Metaponto, la colonia achea fondata alla fine del VI secolo a.C. fra le foci dei fiumi Bradano e Basento, divenuta nel 272 a.C. socia dei Romani che la occuparono definitivamente dopo che ebbe parteggiato per Annibale.
Oggi possiamo visitare i resti della città nel Parco Archeologico del Metapontino (http://www.archeobasilicata.beniculturali.it/WA_Musei_Archeologici.aspx?pagina=Metaponto) e nel relativo Museo Archeologico Nazionale, che purtroppo non abbiamo potuto visitare. Qualche immagine del Parco Archeologico:
Le tombe romane:
Il recinto sacro (temenos):
Il Tempio di Hera:
Il Tempio D:
Dall'archeologia classica passiamo all'archeologia del '900. Di che si tratta? Stiamo parlando del paese-fantasma di Craco Vecchia, che appare all'improvviso davanti agli occhi appena girata una curva della S.S. 103.
A partire dal 1963 Craco fu abbandonata dagli abitanti, trasferitisi più a valle nel nuovo comune di Craco Peschiera. La causa? Una frana, ultima di una serie di smottamenti che hanno caratterizzato tutto il XX secolo.
Dopo l'abbandono il paese è stato anche utilizzato come set cinematografico in film importanti come La passione di Cristo di Mel Gibson, Cristo si è fermato ad Eboli di Francesco Rosi, Ninfa plebea di Lina Wertmuller, Basilicata coast to coast di Rocco Papaleo e tanti altri.
Oggi il borgo fantasma può essere conosciuto all'interno con opportune visite guidate; non siamo sicuri però che ce ne siano di adatte a chi si muove in sedia a rotelle. Perciò ci limitiamo a mostrarvi qualche foto dall'esterno, foto che comunque danno l'idea della spettralità del luogo:
Per chiudere, qualche parola sulla struttura che ci ha ospitato. Si tratta di un agriturismo inserito in un ampio spazio verde con sentieri e prati molto estesi. Nella struttura si vendono anche i prodotti tipici di propria realizzazione (pomodori seccati, carciofini, melanzane, olio extravergine di oliva, ecc.):
L'Orto di Lucania:
Contrada Dogana, SP 175 km 13,2 Montescaglioso (MT)
+ 39 333 9802592 https://www.ortodilucania.it/
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