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Artemisia e Bizantini, due grandi mostre a Napoli

Buon 2023 a tutti! In questo primo post del nuovo anno abbiamo pensato di trattare due mostre di importanza nazionale che si svolgono nella nostra città, Napoli, in due location veramente speciali e da noi ampiamente collaudate, quali le Gallerie d'Italia ed il Museo Archeologico Nazionale (MANN).


La prima mostra si intitola Artemisia Gentileschi a Napoli ed è dedicata al lungo soggiorno napoletano della pittrice seicentesca, figlia del rinomato pittore Orazio Gentileschi, un allievo del quale segnò indelebilmente la vita della giovane Artemisia usandole una brutale violenza.


La mostra si tiene alle Gallerie d'Italia di Napoli (*), in Via Toledo 177 e sarà aperta fino al 19 marzo 2023 (https://gallerieditalia.com/it/napoli/mostre-e-iniziative/mostre/2022/12/03/artemisia-gentileschi-a-napoli/).


Di seguito riportiamo un testo introduttivo tratto dal sito delle Gallerie d'Italia:


La mostra, realizzata in special collaboration con la National Gallery di Londra e in collaborazione con il Museo e Real Bosco di Capodimonte, l’Archivio di Stato di Napoli e l’Università di Napoli L’Orientale, presenta un’accurata selezione di opere provenienti da raccolte pubbliche e private, italiane ed internazionali che rende la mostra un’occasione di aggiornamento degli studi scientifici sull’argomento.


La narrazione espositiva intende procedere secondo una scansione tematica e iconografica, coprendo l’arco cronologico in cui Artemisia fu a Napoli, per esplorare l’enorme successo incontrato nella capitale del Viceregno, e restituire un’immagine attendibile della grandezza artistica di questo complesso momento storico. A Napoli, infatti, Artemisia impiantò una bottega fiorente che si avvalse della collaborazione, o semplicemente interagì, con i migliori artisti locali, da Massimo Stanzione a Onofrio Palumbo a Bernardo Cavallino.


Iconografie e temi già collaudati dalla pittrice, principalmente legati alla raffigurazione di eroine femminili (Giuditta, Cleopatra etc.), furono ripresi e messi sul mercato con innumerevoli varianti e modalità imprenditoriali. Su tali temi l’esposizione si propone di far luce, grazie anche agli esiti di un’estesa campagna di ricerca archivistica, condotta per l’occasione.


Procediamo allora con le nostre immagini:


AUTORITRATTO COME SANTA CATERINA D'ALESSANDRIA

SAN GENNARO E I COMPAGNI GETTATI NELL'ANFITEATRO AMMANSISCONO LE BELVE

SANTA CATERINA D'ALESSANDRIA

SANTA CATERINA D'ALESSANDRIA

MADONNA CON IL BAMBINO (Madonna del Rosario)

GIUDITTA E LA SUA ANCELLA CON LA TESTA DI OLOFERNE

CLEOPATRA

TRIONFO DI GALATEA

La mostra si sviluppa al piano terra delle Gallerie d'Italia, ma vale la pena di ammirare anche le collezioni permanenti al primo piano (Ottocento napoletano) ed al secondo (arte contemporanea e Magna Grecia).


Da segnalare che da qualche mese al piano terra delle Gallerie d'Italia si è aperto un caffè bistrot di ottimo livello, dove ci si può rifocillare prima di uscire dal museo:


Luminist Cafè Bistrot (*)

Via Toledo 177, Napoli


Lasciamo le possenti immagini di Artemisia Gentileschi e trasferiamoci al Museo Archeologico Nazionale di Napoli (MANN) (*) , dove fino al 13 febbraio 2023 è possibile visitare la grandiosa mostra Bizantini. Luoghi, simboli e comunità di un impero millenario. Dal sito del museo (https://mann-napoli.it/bizantini/) riportiamo il testo seguente:


La mostra sui Bizantini, curata da Federico Marazzi (Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli), sviluppa in quindici sezioni le fasi storiche successive all’impero Romano d’Occidente, dedicando un focus a Napoli (città “bizantina” per circa sei secoli, dopo la conquista da parte di Belisario e le sue armate nel 536 d.C.) e approfondendo i legami fra Grecia e Italia meridionale.


Diversi i temi affrontati - la struttura del potere e dello Stato; l'insediamento urbano e rurale; gli scambi culturali; la religiosità; le arti e le espressioni della cultura scritta sia letteraria che amministrativa - oltre quattrocento le opere esposte, provenienti dalle collezioni del MANN e da prestiti concessi da 57 dei principali musei e istituzioni che custodiscono in Italia e in Grecia materiali bizantini (33 istituti italiani, 22 musei greci isole incluse, Musei Vaticani e Fabbrica di San Pietro).


Grazie alla prestigiosa collaborazione con il Ministero Ellenico della Cultura, molti dei materiali esposti sono visibili per la prima volta: diversi manufatti sono stati rinvenuti, infatti, nel corso degli scavi per la realizzazione della metropolitana di Salonicco. Altri reperti, concessi in prestito dalla Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per il Comune di Napoli, sono stati ritrovati negli scavi della linea 1 della metropolitana.


La mostra racconta il mondo affascinante e complesso dell’Impero Bizantino: quell’Impero Romano d’Oriente (Romèi erano chiamati e si autodefinivano i suoi abitanti), sopravvissuto per quasi dieci secoli alla caduta della pars Occidentis, quando il barbaro Odoacre nel 476 riuscì a deporre l’ultimo imperatore d’Occidente, Romolo Augustolo.


Fu allora che Costantinopoli, la città sul Bosforo, l’antica Byzantion rifondata nel 330 dall’Imperatore Costantino come “Nuova Roma”, divenne il centro e il cuore politico, istituzionale e culturale dell’Impero Romano. Un Impero che, di fatto, continuò a vivere fino al 1453 (anno della caduta della capitale in mano ai Turchi di Maometto II), assumendo nel tempo connotati diversi: la lingua greca, ad esempio, era usata per gli atti ufficiali e il Cristianesimo era stato assunto come religione di stato, fondante l’identità dell’Impero.


L’esposizione racconta le caratteristiche della società bizantina servendosi di elementi diversi che concorrono alla realizzazione dell’esperienza di visita: i reperti, ottenuti in prestito da tante prestigiose istituzioni; i contenuti multimediali, la grafica di sala, mappe, linee del tempo, gigantografie e riproduzioni in dettaglio di siti di culto ortodosso, interni di chiese e monasteri, magnifici mosaici delle chiese ravennati e opere iconiche inamovibili.


Passiamo allora alle immagini che abbiamo scattato nell'atrio e nella Sala della Meridiana del Museo:


MOSAICO PAVIMENTALE - Ravenna, VI secolo

PLUTEO CON GRIFONE E PEGASO AFFRONTATI - Cagliari, X secolo

STATUA DI GIOVANE MAGISTRATO - Roma, fine IV - inizio V secolo

COLLANA CON PENDENTE E CROCE - Campobello di Mazara (TP), VIII secolo

LASTRA CON AQUILA CHE GHERMISCE UNA LEPRE - Napoli, XI - XII secolo

RITRATTO DELL'IMPERATRICE (C.D. GALLA PLACIDIA) - Roma, prima metà V secolo

LASTRA LITICA CON FIGURA D'IMPERATORE (CALCO) - Venezia, XII - XIII secolo

LASTRA A RILIEVO RAFFIGURANTE UN SOLDATO - Arta

BUSTO CON RITRATTO FEMMINILE - Salonicco, 400 circa

BUSTO CON RITRATTO MASCHILE - Salonicco, 400 circa

FRAMMENTO DI DIPINTO MURALE CON BUSTO DI SANTO MILITARE - Pyrgos (Eubea), fine del XIII secolo

ORECCHINO - Oro, perle e pietre preziose - Napoli, VI - VII secolo

BRATTEA CON CRISTO FRA ANGELI - Napoli, VII secolo

FIBULA A DISCO CON CASTONI - Senise (PZ), VII secolo

CAPSELLA DI MANIFATTURA VENEZIANA - Ravenna, XII secolo

DICIASSETTE GIOIELLI - Salonicco, fine III - prima metà IV secolo

BRACCIALE A FASCIA - Salonicco, IX - X secolo

FIBULA A TESTA DI CIPOLLA - Roma, V secolo

PANNELLO MUSIVO CON LA LAVANDA DEL BAMBINO - Vaticano, 705 - 707

PANNELLO MUSIVO CON LA VERGINE ORANTE - Cortona (AR), fine XII secolo

PANNELLO CON SANT'ANTIOCHIANO - Vaticano, calco da originale del 640-645

PARTE DI UNA LASTRA - Atene, XIII - XIV secolo

LASTRA CON RAFFIGURAZIONE DELL'ALBERO DELLA VITA - Agrigento, X secolo

LASTRA CON UN GRIFONE - Arta, XIII secolo

RILIEVO CON ANIMALE E FIORE DI LOTO - Gaeta, IX - X secolo

TESORETTO DI QUATTORDICI MONETE D'ORO - Salonicco, 1005 - 1045

STELE FUNERARIA COPTA CON ISCRIZIONE - Forse Alessandria d'Egitto, V - VI secolo
BROCCHE MONOANSATE - Crecchio (CH), VI - VII secolo

KHATCHKAR, LASTRA CON ISCRIZIONI IN ARMENO E LATINO E CROCI - Vaticano, XIII secolo

FRAMMENTO DI SARCOFAGO DI GRECA' - Cagliari, IV - V secolo


Eccoci arrivati alla fine! Vi abbiamo bombardato con tantissime immagini, ma sono solo una piccola parte delle cose che abbiamo visto in questa mostra, e speriamo di avervi spinto a visitarla.


Fra l'altro adesso è possibile fare una gustosa colazione al MANN Cafè; ciò permette di fare un opportuno intervallo durante la visita del Museo, nel quale adesso sono state riaperte diverse sezioni in passato chiuse, tanto che ormai ci si può trascorrere anche l'intera giornata.


Insomma, Napoli e le sue mostre vi aspettano!!


(*) simbolo che indica la presenza di servizi igienici attrezzati per disabili





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