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Anche la Certosa di San Martino riapre!


Continuano le riaperture dei musei nella cosiddetta fase 3 della pandemia, e ci piace segnalarle di volta in volta, come simbolo di una normalità che. sebbene faticosamente, tende a riaffermarsi. Sappiamo bene che lo stato di emergenza sarà probabilmente prorogato fino alla fine dell'anno, ma vogliamo dare un approccio positivo a queste nostre modeste noterelle.


Oggi parliamo della Certosa di San Martino (*), che ha riaperto il giorno 9 luglio e che è uno dei tesori del quartiere Vomero. Il Vomero è facilmente raggiungibile sia con le tre funicolari (Montesanto, Centrale e Chiaia) sia con la linea 1 della Metropolitana; tutti questi mezzi sono attrezzati per il trasporto di disabili in carrozzina, anche se l'ingresso nelle carrozze può essere difficoltoso per chi si muove con le carrozzine elettriche, a causa dei dislivelli fra la banchina ed il treno.


In questo scatto la Certosa di San Martino è affiancata a Castel Sant'Elmo (la Certosa è l'edificio a destra); anche il castello ha riaperto, ma prima della visita è meglio accertarsi che l'ascensore sia stato rimesso in funzione.



La Certosa di San Martino è un edificio di origine religiosa realizzato al tempo degli Angioini, reso splendido nel 1600 con i lavori di Cosimo Fanzago, riconvertito in museo nel 1866 dopo la soppressione degli ordini religiosi.


Fatte salve eventuali chiusure parziali o possibili riaperture della zona museale vera e propria, le parti visitabili in sedia sono il Chiostro, il Quarto del Priore (passando dalla sezione presepiale, con qualche dislivello da superare), la sezione presepiale, la sezione navale, le carrozze antiche.


Questo è il Chiostro Maggiore:



Due delle imbarcazioni esposte nella sezione navale:



Il Quarto del Priore e la vista che si gode dal suo loggione:



Una delle carrozze esposte nel Cortile delle Carrozze:


Il pezzo forte della sezione presepiale è senz'altro il presepe Cuciniello:

Sempre nella sezione presepiale, il presepe intagliato nel legno che nel 1478 fu eseguito dagli scultori Pietro e Giovanni Alamanno e collocato nella chiesa di San Giovanni a Carbonara, sempre a Napoli. L'opera è veramente molto suggestiva; da notare le dimensioni delle statue, che sono quasi a grandezza naturale:

Nella stessa sezione presepiale, una Madonna puerpera di ignoto del XIV secolo:

e un incredibile presepe realizzato in un guscio d'uovo da un artigiano del XIX secolo:

Il panorama sul golfo di Napoli con la vista in primo piano della vigna del convento, che oggi è stata ripristinata e resa produttiva:


Per il pranzo, abbiamo individuato tre ristoranti nella zona di San Martino:


Renzo e Lucia (*):

Via Tito Angelini 33, Napoli

Trattoria Tiè! (*):

Via Alessandro Scarlatti 3, Napoli

Farinoso (*):

Via Raffaele Morghen 36b, Napoli

(*) simbolo che indica la presenza di servizi igienici attrezzati per disabili

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