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La Funivia del Faito: una visita e qualche considerazione

Oggi vi chiediamo un minuto di attenzione in più perché desideriamo non essere fraintesi nelle nostre considerazioni. La storia è questa: il giorno 8 ottobre u.s. ci siamo recati a visitare la Reggia di Quisisana a Castellammare di Stabia, come avrete visto dall'ultimo post pubblicato.


Subito dopo abbiamo pensato di testare l'impianto della Funivia del Faito, reso accessibile per disabili motori ad aprile di quest'anno; l'impianto parte dalla stazione della Circumvesuviana di Castellammare e giunge a 1200 metri s.l.m. sul Monte Faito, una montagna a picco sul Golfo di Napoli, ricca di boschi e panorami stupendi.


Allora perché non ne abbiamo parlato? Perché purtroppo si sono verificati due inconvenienti ai due montascale, uno alla partenza ed uno alla stazione di arrivo sul Faito; quest'ultimo guasto si è rivelato piuttosto difficile da risolvere, e solo grazie agli sforzi ed alla premura del personale Adele è riuscita a scendere dal montascale ed a raggiungere l'uscita; il guasto è stato poi riparato e siamo riusciti a tornare a valle.


Certamente ci siamo rimasti molto male, ed abbiamo deciso di scrivere subito alla società che gestisce Circumvesuviana e Funivia del Faito, la EAV. Contrariamente a quanto spesso succede in casi analoghi, la risposta è arrivata, cortese e soprattutto molto documentata e puntuale nel rispondere alle nostre osservazioni.


La risposta ce l'ha fornita la dott.ssa Anna Sammarruco, Disability Manager della Direzione Infrastrutture di EAV, e già il fatto che l'azienda si sia dotata di una figura professionale come il Disability Manager è positivo (per maggiori informazioni sulla professione, vedi il sito della loro associazione, www.sidima.it). Riportiamo di seguito un ampio stralcio della risposta:


La Funivia del Faito è stata aperta il 24/08/1952 ed è stata in funzione fino al 09/09/2012.

Dopo circa 4 anni di inattività, grazie all’impegno di EAV ed al supporto della Regione Campania, è stata rimessa in funzione in data 04/05/2016.


Visto il grande successo dell’iniziativa, EAV da sempre attenta al tema della disabilità, ha voluto rendere accessibile tale suggestivo mezzo di trasporto anche alle persone su sedia a rotelle, per le quali non era stato previsto nulla all’epoca della costruzione.


Come è facile presumere, non trattandosi di nuova costruzione, i lavori di ristrutturazione/adeguamento hanno dovuto tener conto degli ostacoli architettonici preesistenti. Pertanto, gli impianti rispettano la normativa vigente ma non è stato possibile prevedere un’eventuale misura maggiorata dei limiti imposti. Inoltre, la presenza di 4 impianti (2 ascensori e 2 montascale) è stata l’unica soluzione fattibile nell’ambito dell’intervento. Si precisa che un’alternativa, se fosse stata possibile, avrebbe agevolato anche EAV nella gestione.


Per quanto attiene l’uso di sedie a rotelle motorizzate, occorre precisare che le sedie autorizzate a viaggiare in Funivia sono le standard: larghezza mm 700, profondità mm 1200, altezza mm 1090 e peso a pieno carico non superiore a 200 kg.


Ciò nonostante, l’EAV ha messo in campo una procedura per consentire l’uso della Funivia anche a chi è dotato di sedia motorizzata. Infatti, è possibile prendere in prestito, a titolo gratuito, una sedia a rotelle standard lasciando, presso i locali della Funivia, la propria motorizzata.

Siamo rammaricati per la spiacevole esperienza da Lei vissuta. Quanto accaduto ha evidenziato che i sensori del montascale sono stati regolati dalla ditta installatrice con tolleranze troppo severe, nonostante il buon esito dei test di collaudo e l’utilizzo degli stessi nei mesi precedenti. Nel suo caso si è reso necessario “ritarare” i sensori tant’è che il Suo viaggio di ritorno è avvenuto senza problemi.


Che ve ne pare? A noi è sembrata una risposta nel merito, senza eccessive auto-giustificazioni e portatrice di spirito positivo. Perciò vi sottoponiamo una nostra proposta di una possibile visita del Faito e della Funivia.


Per cominciare, data la grande difficoltà di parcheggiare l'auto nella piazza di Castellammare dove è sita la stazione, il primo suggerimento è questo: o arrivare a Castellammare con la Circumvesuviana (ma è un percorso che non abbiamo ancora testato) oppure, partendo da Vico Equense, recarsi in auto alla stazione del Faito della funivia, parcheggiare lì, prenderla in discesa e poi risalire, senza scendere dalla cabina, solo per godersi lo splendido panorama. Ecco allora qualche immagine scattata dalla funivia:



Abbiamo detto che eravamo arrivati al Faito con la nostra auto: vi consigliamo di riprenderla, scendere al piazzale successivo ed affacciarsi a questo magnifico belvedere:


A questo punto che ora si è fatta? Valutate queste tre possibilità per il pranzo. Restando nel piazzale del belvedere, troviamo questo ristorante, super panoramico, accessibile con un gradino e dotato di servizi igienici ampi ma non attrezzati per disabili:


Hotel Ristorante Sant'Angelo

Piazzale dei Capi, Monte Faito, Vico Equense (NA)


Altrimenti riprendiamo l'auto e facciamo un po' di chilometri per uno di questi due ristoranti sulle pendici del Faito:


Villa Chiara Orto & Cucina (*):

Via Pacognano 19, Vico Equense

081 /8029165 / 3393615726 https://villachiaraortoecucina.it

oppure il panoramico:

La Ginestra (agriturismo) (*):

Via Tessa 2, fraz. S. Maria del Castello, Vico Equense

(*) simbolo che indica la presenza di servizi igienici attrezzati per disabili

In questo caso, se con voi ci sono persone normodotate che vogliono farsi una piccola scarpinata, fatevi indicare dai gestori dell'agriturismo il sentiero per il belvedere su Positano, e questo è quello che vedranno e fotograferanno per voi:

Comunque il Faito lo terremo d'occhio, per vedere se riusciamo a scoprire qualche sentiero o passeggiata nei boschi che sia accessibile in carrozzina.

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