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Due giardini magici fra Lazio e Toscana

Oggi usciamo dai confini della Campania per andare ad esplorare due strutture che potremmo definire magiche; in entrambe infatti si può vagabondare e lasciarsi andare al piacere di scoprire le statue e le sculture che la fantasia degli artisti ha disseminato in quei luoghi.


Cominciamo dal più famoso dei due giardini, che si fregia addirittura di tre nomi: Villa delle Meraviglie, Parco dei Mostri (il nome più popolare) o Sacro Bosco (quello del sito ufficiale: https://www.sacrobosco.it), che sorge nella cittadina laziale di Bomarzo (VT). Per le notizie storiche, lasciamo la parola al sito web, dove troverete anche tutte le informazioni logistiche:


Venne progettato dal principe Vicino Orsini e dal grande architetto Pirro Ligorio nel 1552. Il parco, pur inserendosi a pieno titolo nell'erudita cultura architettonico-naturalista del secondo Cinquecento, costituisce un unicum.


Il colto principe di Bomarzo si dedicò alla realizzazione di un eccentrico "boschetto" facendo scolpire nei massi di peperino, affioranti dal terreno, enigmatiche figure di mostri, draghi, soggetti mitologici e animali esotici, che alternò a una casetta pendente, un tempietto funerario, fontane, sedili e obelischi su cui fece incidere motti e iscrizioni.


Per parte nostra ci limitiamo ad aggiungere che, stando alla nostra ultima visita nell'agosto del 2016, il percorso non è comodissimo con una normale carrozzina manuale; sarebbe preferibile montare delle ruote tipo mountain bike o servirsi di un mezzo elettrico o con ruotino. E' opportuno avvalersi di un accompagnatore, per superare qualche ostacolo nei sentieri e per raggiungere e fotografare qualche statua inaccessibile in carrozzina.


Diamo la parola alle immagini, cominciando dall'arco di ingresso e proseguendo con le statue, così come le abbiamo incontrate:


Proteo Glauco:

Furia:

Echidna:

Orso:

Piazzale delle Pigne:

Cerbero:

Cerere:

Delfino:

Nettuno:

Drago:

Orco:

Ercole e Caco:

Terminata la visita al Sacro Bosco, se non volete usufruire dei servizi del parco (c'è una tavola calda accessibile e ci sono i servizi igienici per disabili), potete fare qualche chilometro in auto e recarvi in questa bella struttura in mezzo alla campagna (la rampa d'accesso c'è ma non si vede nella foto):


Tenuta di Santa Lucia

Strada Ortana Km 13,200, Soriano nel Cimino (VT)


Cambiamo regione adesso e trasferiamoci in Toscana, e precisamente nel comune di Seggiano (GR), alle pendici del Monte Amiata. In questo territorio è situata la nostra seconda struttura; si tratta del Giardino di Daniel Spoerri, dal cui sito (http://www.danielspoerri.org) traiamo queste note descrittive:


All’inizio degli anni ’90 l’artista svizzero Daniel Spoerri ha iniziato ad installare delle sculture in un parco della Toscana meridionale, a circa 80 km a sud di Siena. Nel 1997 Il Giardino di Daniel Spoerri è stato inaugurato ed aperto al pubblico, e ora può essere visitato da Pasqua fino ad ottobre. Attualmente sono presenti 113 opere di 55 artisti diversi, da scoprire in un terreno di ca. 16 ettari.


Il giardino è fornito di una villa, che permette di alloggiare ospiti in appartamenti alcuni dei quali sono senza barriere architettoniche; c'è anche un ristorante aperto mattina e sera.


Cominciamo allora a percorrere questo parco, con l'avvertenza che non tutto è raggiungibile in carrozzina e che è preferibile, anche in questo caso, dotarsi di ruote tipo mountain bike o di carrozzina elettrica o con ruotino; consigliata anche qui la presenza di un accompagnatore.


Ci si può orientare con una cartina, fornita all'entrata del parco, che permette di localizzare le singole sculture e di conoscerne nome e autore; oppure ci si può abbandonare al piacere della scoperta casuale di queste forme strane e a volte inquietanti: fate voi. L'importante, a nostro avviso, è lasciarsi andare alle sensazioni e seguire la propria curiosità:




Che ve ne pare? Noi ci siamo stati ad agosto 2014, ce la ricordiamo come un'esperienza divertente, con queste sculture a volte dall'apparenza infantile. Magari fatta in un'altra stagione più fresca può essere ancora più piacevole. Fateci conoscere le vostre impressioni se ci andate!

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