Torniamo nel centro storico di Napoli, e più precisamente a Via San Biagio dei Librai, una porzione del Decumano Inferiore, quello conosciuto col nome di Spaccanapoli. Al numero civico 39 ci imbattiamo in Palazzo Marigliano, costruito fra il 1512 ed il 1513 e restaurato nel '700. Diamo uno sguardo all'ingresso, con la volta affrescata, ed al cortile, sul fondo del quale possiamo vedere uno scalone settecentesco che porta ad un giardino pensile, per noi inaccessibile.
Ma non è il palazzo l'obiettivo della nostra visita, bensì quello che potremmo considerare ormai un'istituzione a Napoli, ovvero l'Ospedale delle Bambole.
Per capire di cosa stiamo parlando, dobbiamo risalire alla fine dell'800, quando il signor Luigi Grassi, scenografo dei teatri di corte e dei teatrini dei pupi, lavorava in Via San Biagio dei Librai; il maestro non dipingeva solo scenografie, ma costruiva e riparava qualsiasi oggetto, compresi i pupi di scena.
Finché un giorno una signora venne da lui implorandolo di riparare la bambola della sua bambina, cosa che il signor Grassi fece nel giro di qualche settimana; la voce si sparse nel rione e tante mamme cominciarono a portare la bambola della propria figlia, e la bottega si riempì di gambe, occhi, braccia di bambole, tanto che a qualcuno venne spontaneo dire: “Me pare proprio ‘o spitale de’ bambule” (Mi sembra proprio l’ospedale delle bambole).
Detto fatto fu creata l'insegna con quella scritta, e l'attività da allora prosegue di generazione in generazione, fino ad arrivare ad oggi, con la gestione della signora Tiziana Grassi, discendente del fondatore.
Queste ed altre notizie si possono trovare nel sito web https://ospedaledellebambole.it; da aggiungere che la struttura odierna, il cui ingresso si trova nel cortile di Palazzo Marigliano, è pienamente accessibile in carrozzina e consiste in un piccolo museo ed in un laboratorio, dove si riparano le bambole ed altri giocattoli antichi, nonché arredi sacri bisognosi di restauro.
La visita guidata consente di ricevere interessanti spiegazioni storiche e tecniche sul lavoro e sui materiali necessari per riparare le bambole ed è integrata dalla proiezione di un video molto divertente e ben realizzato.
Passiamo ora a mostrare qualche immagine; da notare che molti materiali sono dotazioni originali risalenti all'800 e quindi le bambole restaurate in molti casi sono oggetti d'arte, piuttosto che giocattoli:
Entriamo nel museo:
Ed ora uno sguardo al laboratorio, con tanto di lettini per le pazienti e di scanner per consentire ai bambini di fare la "radiografia" alla bambola:
Terminata la visita, se vogliamo rifocillarci in maniera veloce, la zona dei Decumani offre una miriade di piccoli esercizi di street food alla napoletana, che offrono pizze e fritture da mangiare per strada in maniera informale; altrimenti, se vogliamo concederci una sosta più confortevole, c'è una delle migliori pizzerie di Napoli:
Palazzo Petrucci Pizzeria (*):
Piazza San Domenico Maggiore 4 081 5524068 www.palazzopetruccipizzeria.it
(*) simbolo che indica la presenza di servizi igienici attrezzati per disabili