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Andalusia: splendore di luce, chiese barocche e moschee

Come avevamo annunciato nell'ultima newsletter, eccoci qui a raccontarvi il nostro viaggio più recente. Stiamo parlando di un tour in Andalusia, che abbiamo effettuato a cavallo fra aprile e maggio 2019.


Sono stati otto giorni molto intensi, ottimamente organizzati dal nostro fidato tour operator Movimondo in collaborazione con l'associazione Strabordo, con i quali andiamo in giro ormai da nove anni.


Siamo arrivati e ripartiti in aereo da Malaga; ci siamo mossi in pullman, toccando Granada, Ronda, Siviglia e Cordoba, con pernottamenti a Malaga e Siviglia. Tutto questo con l'ausilio di guide locali che parlavano italiano e soprattutto accompagnati e supportati dagli ottimi Emanuele e Mauro; senza la loro organizzazione e gestione del tour sarebbe stato impossibile infatti coprire tante destinazioni in un tempo tutto sommato così ristretto.


In tutto il giro possiamo dire di essere stati "sommersi" dalle testimonianze della cultura araba e di quella cristiana, a volte in contrapposizione, a volte in sovrapposizione o addirittura in integrazione l'una nell'altra.


E cominciamo allora a dare un'occhiata a queste splendide città, partendo da dove tutto è iniziato, cioè da MALAGA.


Il Municipio:


Il Teatro Romano:


La casa natale di Picasso e la sua statua a Plaza de la Merced:


una via del centro, che è in buona parte lastricato in marmo, una goduria per chi si muove in carrozzina:


alcune immagini della Cattedrale, che riunisce nelle sue forme maestose tardo gotico, neogotico, classicismo e barocco:

Il Palazzo Arcivescovile:

alcune immagini scattate dal Castillo de Gibralfaro, una roccaforte da cui si gode di una splendida vista sulla città, con qualche asperità per le carrozzine:


E per finire un'iniezione di contemporaneo: Malaga è infatti sede di una succursale del famosissimo Centre Pompidou di Parigi, quello progettato dal nostro Renzo Piano. Ecco qualche immagine dell'esterno della struttura e di qualche dipinto in essa ospitato:


un dipinto di Mirò:


ed uno di Picasso, il cui Museo non abbiamo potuto visitare:

La seconda città che abbiamo visitato è GRANADA; l'attrazione principale naturalmente è stata l'Alhambra, o "castello rosso", la cittadella militare divenuta a metà del XIII secolo la reggia dei sultani di Granada:


i giardini del Generalife:


il Palazzo di Carlo V:

l'Alcàzar, cioè la vera e propria residenza dei sovrani arabi:

il Patio de los Leones:


RONDA: questa è forse la meno nota delle città andaluse, ma è inserita in un contesto naturalistico unico. La città è divisa in due da una profondissima spaccatura (tajo) generata dal fiume Guadalevin, e le due parti sono collegate dal Puente Nuevo:


Uno sguardo alla Plaza de Toros:



Uno sguardo al centro storico di Ronda:

Siamo arrivati adesso alla capitale dell'Andalusia, SIVIGLIA. E' una città di poco meno di 700mila abitanti, attraversata dal fiume Guadalquivir, con un centro storico molto esteso e pedonalizzato. Diamo uno sguardo alle rive del fiume:


la Torre del Oro, costruita dagli Arabi nel 1220 con un rivestimento in azulejos dorati, oggi scomparsi:

i Reales Alcàzares, palazzo-fortezza costruito dagli Arabi e successivamente trasformato dai re cattolici, sono tuttora residenza sivigliana dei reali spagnoli:


gli splendidi Jardines del Alcàzar:

Passiamo ora a descrivere la Cattedrale di Siviglia. Costruita come moschea dai sovrani arabi, fu riconvertita nel 1248 a chiesa cattolica e fra il 1402 ed il 1506 trasformata in un grandioso monumento alla cristianità:


la Giralda, antico minareto arabo trasformato in torre campanaria nel '500 con l'aggiunta della parte superiore e della statua della Fede chiamata Giraldillo in quanto girevole:


l'interno della Cattedrale:


il sepolcro di Cristoforo Colombo:


la Cattedrale di notte:


Passiamo ora alla più scenografica piazza di Siviglia, Plaza de Espana, con i suoi 48 pannelli in ceramica, ognuno per ogni provincia spagnola e i quattro ponti sul canale, uno per ogni antico regno di Spagna:


Qualche immagine dei bei palazzi del centro:


Ed ora passiamo alla Casa de Pilatos, detta così perché il proprietario, al ritorno da un viaggio in Terra Santa, scoprì che la residenza di famiglia distava dalla chiesa della Cruz del Campo quanto quella di Pilato dal Golgota:


La Donna Barbuta:



E chiudiamo la nostra breve visita a Siviglia con l'avveniristica e controversa costruzione inaugurata nel 2011 e detta Metropol Parasol o comunemente Las Setas (i funghi). Ci sono gigantesche colonne che sorreggono un intreccio di legno e materiali naturali che offrono ombra dal cocente sole sivigliano; la struttura ospita un mercato, negozi, bar, un ristorante sulla terrazza ed offre una magnifica vista sulla città, anche se non accessibile al 100% in carrozzina:



Abbiamo lasciato per ultima la città di CORDOBA perché è quella che contiene, a nostro avviso, la più straordinaria testimonianza architettonica della cultura araba che ha dominato fra l'VIII e l'XI secolo. Stiamo parlando della splendida Mezquita Catedral o Moschea Cattedrale, costruita fra il 786 ed il 788 su una basilica visigota dedicata a San Vincenzo e trasformata in chiesa dopo la conquista cristiana del 1236. Lasciamo la parola alle immagini:


Cordoba è bella da girare anche nei vicoli del centro antico, fra i quali spicca questa deliziosa, anche se iperturistica, Calle de Las Flores:



Chiudiamo la visita a Cordoba ed il nostro tour andaluso con una testimonianza di una civiltà più antica di quella cristiana e di quella araba; parliamo della civiltà romana, che qui ha lasciato questo maestoso ponte sul Guadalquivir, costruito nel I secolo a.C. e successivamente ampliato dagli Arabi:


Salutiamo i lettori di COMMA 2 con una bella foto del gruppo che ha partecipato a questo splendido viaggio:



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