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Valogno: il Paese delle Fiabe, tutto vicoli e murales

Una nuova scoperta in un angolo della Campania meno noto di quanto meriterebbe. Stiamo parlando dell'Alto Casertano ed in particolare della zona di Roccamonfina. Qui una volta c'era un vulcano, per nostra fortuna spento in maniera definitiva da 50000 anni. Le tracce lasciate da questo vulcano sono una caldera di 6 km di diametro, ricoperta di boschi di castagni, e diverse sorgenti termali.


Fra i tanti paesini arrampicati sulle pendici del vulcano di Roccamonfina siamo andati a visitare Valogno, un borgo veramente piccolo, con un centinaio di abitanti e tante case vuote. Da qualche anno a questa parte a Valogno si sta tentando un rilancio del paese basato sul turismo e la valorizzazione del borgo attraverso i murales; si è fatta promotrice di questo rilancio l'associazione Valogno Borgo D'Arte (https://valogno-borgo-darte.business.site/), creata da Giovanni Casale e dalla moglie Dora, e il risultato sono questi oltre quaranta murales sparsi per le stradine del borgo.


Dal nostro punto di vista, quello di chi si muove in carrozzina, Valogno non è un paese facilissimo: la strada principale, Via Palazzo, ha una pavimentazione antica e dopo poche decine di metri acquista una pendenza notevole che mette a dura prova sia le sedie manuali che quelle elettriche. Comunque anche per noi è possibile vedere una gran parte dei murales di Valogno, e per questo ve li documentiamo riproducendo anche alcuni scorci del paese, inclusi quelli per noi inaccessibili.




Che ve ne pare? Noi non ci riteniamo all'altezza degli sdegnosi critici che su Trip Advisor hanno definito questi murales "disneyani", ma ci è piaciuto molto il progetto di rinascita del paese partendo dai suoi muri e ve l'abbiamo voluto documentare.


Per il pranzo ci siamo dovuti spostare a Roccamonfina, ed in particolare in questo locale inaugurato ad agosto che risponde ai nostri requisiti, anche se all'ingresso c'è una soglia di circa 15 cm (ma ci hanno detto che è già prevista l'installazione di una rampa):


Ristovineria Nudo e Crudo (*):

Piazza Nicola Amore 23, Roccamonfina


(*) simbolo che indica la presenza di servizi igienici attrezzati per disabili.


Concludiamo con qualche immagine di Roccamonfina: nella piazza principale c'è questa gigantesca padella per le castagne (detta "vrollaro") che nel 2018 è stata omologata nel Guinness dei Primati come padella più grande del mondo, spodestando la precedente primatista portoghese. Nella recente Sagra delle Castagne in questa padella ne sono state cotte circa 1000 kg!


Per l'ultima immagine ci siamo spinti un po' fuori del paese fino a rintracciare una cosiddetta "nevèra", vale a dire una delle costruzioni utilizzate nei secoli scorsi per conservare il ghiaccio dei mesi invernali da utilizzare in quelli estivi.



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