Eccoci di nuovo qui, in una grigia e piovosa giornata di Ognissanti, mentre sta per iniziare il lungo fine settimana dedicato alla commemorazione dei defunti. E allora, per rimanere in tema, abbiamo pensato di andare a vedere come gli antichi Romani creavano monumenti funebri nella zona di Pozzuoli ed in che misura siano oggi visibili per noi.
Due siti web di riferimento sono:
http://www.campiflegrei.it/desktop/Le%20Necropoli.html e https://quartosociale.wordpress.com/la-storia-di-quarto/26/. Le foto sono state scattate fra luglio e settembre 2018.
Il testo che segue è tratto dal libro Campi Flegrei dello scrittore e giornalista Attilio Wanderlingh, autore di numerosi libri sulla storia di Napoli nonché fondatore della casa editrice Intra Moenia e dell'omonimo caffè letterario:
[...] le estreme dimore dei puteolani erano dislocate ai bordi delle principali strade romane di collegamento e soprattutto lungo l'attuale via Campana che in epoca romana era quella via Consularis che partiva dall'Anfiteatro Flavio e giungeva fino a Capua. I resti archeologici più significativi si trovano in via Celle, via San Vito, nel fondo di Fraia nei pressi del ponte della tangenziale, nel parco archeologico dell'antica via Antiniana che collegava Puteoli con Neapolis.
Il testo prosegue con ulteriori informazioni sulle modalità ed i rituali di sepoltura degli antichi Romani; invogliati senz'altro a visitare questi siti, ci dobbiamo al momento fermare qui, perché le necropoli che siamo riusciti finora a rintracciare, a dispetto della scarsa segnaletica stradale, sono chiuse al pubblico e non si sa quando potranno essere riaperte.
Cominciamo dalla prima necropoli nel territorio del comune di Pozzuoli, la necropoli di via Celle, l'unica segnalata con un cartello stradale e la più infestata da vegetazione selvaggia:
L'altro sito puteolano che abbiamo visto è la necropoli di via San Vito, sulla quale sembra che siano stati compiuti lavori di restauro e di messa in sicurezza in tempi abbastanza recenti; tuttavia anche questo sito è chiuso al pubblico:
Anche il mausoleo di questa necropoli non è visitabile, in quanto all'interno di una proprietà privata; da alcune descrizioni settecentesche sappiamo che la camera sepolcrale interna fosse riccamente decorata con stucchi:
Concludiamo per ora con l'unica struttura di quelle da noi rintracciate sita nel territorio del comune di Quarto. Si tratta del complesso funerario di via Brindisi, di cui dall'esterno della recinzione si può vedere la cosiddetta Fescina, un mausoleo dalla copertura a cuspide piramidale a pianta esagonale:
Abbiamo pubblicato questo post nella categoria Passeggiate Negate perché queste necropoli sono inaccessibili per tutti, non solo per i disabili motori. E' un vero peccato questa chiusura, perché questi siti sono tutti a livello della strada e quindi potrebbero essere resi accessibili per noi con pochissimi lavori di adattamento. Speriamo con questo intervento di smuovere un po' le acque, hai visto mai...