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Portici: la Reggia sul mare

Siamo ancora qui, ben felici di rispondere ad una positiva sollecitazione che ci viene dalla nostra amica Ileana di Cosy for You (www.cosyforyou.org). Ileana ci propone (Cosy for You - Tour per tutti su Facebook) una visita guidata alla Reggia di Portici (*), una delle bellezze più sottovalutate di Napoli e dintorni.


Ci siamo stati recentemente e confermiamo che vale la pena visitarla; per cominciare a parlarne la cosa migliore ci sembra riportare il testo introduttivo tratto dal sito ufficiale www.centromusa.it, nel quale si trovano tutte le informazioni sui musei e l'orto botanico:

La Reggia di Portici è tra i più splendidi esempi in Europa di residenza estiva della famiglia reale borbonica e della sua corte. Posta alle pendici del Vesuvio ha un bosco superiore, originariamente dedicato alla caccia, ed uno a valle, di tipo più ornamentale, esteso fino al mare.


La Reggia fu costruita nel 1738 per volere del re di Napoli, Carlo di Borbone, e della moglie, Amalia di Sassonia, affascinata dai paesaggi del Sud. Lavorarono alla sua realizzazione ingegneri, architetti e decoratori, da Giovanni Antonio Medrano ad Antonio Canevari, da Luigi Vanvitelli a Ferdinando Fuga; per la decorazione degli interni operarono Giuseppe Canart, Giuseppe Bonito e Vincenzo Re, per il parco e i giardini Francesco Geri.


Il sito di Portici, prescelto da re Carlo per motivi paesistici e per le risorse adatte alla caccia, si rivelò profondamente intriso di memorie sepolte: ad ogni scavo della terra, necessario per la realizzazione delle nuove costruzioni, qualche meraviglia del passato riemergeva alla luce. I reperti, provenienti dalle città sepolte di Ercolano e Pompei, si rivelarono ricchi e numerosi e furono sistemati nelle stanze della Reggia.


Ben presto i reperti formarono una delle raccolte più famose al mondo e diedero vita all’Herculanense Museum, inaugurato nel 1758 e meta privilegiata del Grand Tour. Per accedere alla Reggia dal mare, nel 1773 fu costruito il porto del Granatello.


Nei primi anni dell’Ottocento le collezioni di archeologia furono trasferite a Napoli e costituirono il nucleo dell’attuale Museo Archeologico Nazionale.

Diamo uno sguardo alla facciata, al bosco a valle ed al cortile interno della Reggia, connesso alla viabilità urbana, dal quale si accede con l'auto al complesso monumentale:


L'accesso alla Reggia è limitato per varie ragioni, prima fra tutte la presenza della prestigiosa Facoltà di Agraria dell'Università Federico II di Napoli. Per quanto riguarda i disabili motori, si devono munire del biglietto omaggio alla biglietteria (c'è un gradino all'ingresso); il personale indicherà l'ascensore per salire al primo piano, dove visitare l'Herculanense Museum. Terminata la visita si deve tornare alla biglietteria dove il personale ci accompagnerà all'ingresso accessibile dell'Orto Botanico di Portici, adiacente al bosco superiore che si inerpica verso il Vesuvio.


Cominciamo con qualche immagine dell'Herculanense Museum, che si sviluppa all'interno di quello che era il piano nobile della Reggia, con gli appartamenti reali riccamente affrescati, affacciati sul bosco digradante verso il mare; il museo, data la scelta di trasferire al Museo Archeologico di Napoli tutti i reperti originali di Ercolano e Pompei che vi erano raccolti, contiene pannelli luminosi, plastici, stampe, incisioni del '700 e riproduzioni di statue oggi a Napoli, il tutto accompagnato da ottimi pannelli illustrativi che rendono la visita molto interessante:



Ma in realtà una statua originale di Ercolano c'è, anche se con una sua storia tutta particolare: si tratta della Flora, un'antica statua romana sulla quale l'artista Giuseppe Canart è intervenuto con un'operazione di restauro e rifacimento delle parti perdute che ha generato quello che è giustamente considerato un capolavoro:


La statua in origine era collocata nell'Orto Botanico; successivamente, per preservarla dalle intemperie, fu trasferita negli appartamenti reali, il che ci dà l'opportunità di passare a descrivere, con qualche immagine, l'Orto Botanico di Portici:


Durante la nostra visita abbiamo potuto ammirare la mostra Mutatio Formae con le opere dello scultore Pasquale Simonetti, sapientemente disseminate negli appartamenti reali, di cui vi mostriamo alcune immagini:


Concludiamo la visita alla Reggia di Portici riferendovi di quanto da più parti auspicato, e cioè che in un prossimo futuro quello che oggi è uno splendido contenitore, oltre che ospitare prestigiose mostre d'arte venga in qualche modo riportato al suo status di reggia ricollocando al suo interno almeno in parte gli arredi che sono finiti in altre dimore reali.


Per quanto riguarda il pranzo, ci sentiamo senz'altro di suggerirvi di fare qualche chilometro di strada per arrivare al prestigioso ristorante di mare:


La Voce del Mare (*):

Via Spiaggia del Fronte 22, Torre del Greco

081 3580406 / 333 248 4584 www.ristorantelavocedelmare.it

(*) simbolo che indica la presenza di servizi igienici attrezzati per disabili

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