Siamo in estate, il sole picchia, e allora concediamoci una passeggiata in un piccolo gioiello del centro di Napoli, l'Orto Botanico, che ci offrirà bellissimi scorci naturali ed anche un po' di frescura. Per tutte le informazioni utili alla visita è bene rivolgersi al sito web dell'Orto: www.ortobotanico.unina.it
Qualche breve cenno storico lo traiamo proprio dal sito:
L’Orto Botanico di Napoli fu fondato agli inizi del XIX secolo, nel periodo in cui la città partenopea era dominata dai Francesi; questi ultimi realizzarono un’idea concepita in precedenza da Ferdinando IV di Borbone e la cui attuazione era stata impedita dai moti rivoluzionari del 1799. Il decreto di fondazione di questa struttura reca la data del 28 dicembre 1807 e la firma di Re Giuseppe Bonaparte, fratello di Napoleone. Con l’articolo 1 di tale decreto venivano espropriati quei terreni, di proprietà in parte dei Religiosi di S. Maria della Pace e in parte dell’Ospedale della Cava, adiacenti all’Albergo dei Poveri e già individuati nel periodo borbonico per la realizzazione del Real Orto Botanico.
L'Orto Botanico ha attraversato tante vicissitudini, nei due secoli di storia dalla sua fondazione: oggi è una struttura gestita dall'Università di Napoli e la sua missione, come si evince sempre dal sito web, è la seguente:
Le attività svolte attualmente dall'Orto riguardano, oltre la coltivazione e la presentazione a fini museologici delle collezioni e lo svolgimento di manifestazioni artistiche e culturali, principalmente la ricerca, la didattica e la conservazione di specie rare o minacciate di estinzione.
Ma per fortuna di noi comuni mortali l'Orto è aperto anche alla fruizione del pubblico, e allora vediamo come le persone in carrozzina possono accedere a questa struttura. Innanzitutto c'è da dire che per i disabili motori è possibile arrivare sia in auto che con i mezzi pubblici, tenendo presente che la fermata della Linea 1 della Metro più vicina è quella di MUSEO, che dista dall'Orto circa 800 metri. L'ingresso principale è questo su Via Foria, ma non è adatto per noi:
Guardando frontalmente l'ingresso principale, sulla sinistra c'è Via Michele Tenore (il primo direttore dell'Orto) sulla quale si apre l'ingresso per disabili che possono entrare in auto e lì parcheggiarla:
Una volta entrati possiamo passeggiare all'interno percorrendo gli ampi viali, che hanno pendenze accettabili anche per sedie manuali; la visita è facilitata dalle numerose tabelle in ceramica come questa che si trova all'inizio del viale principale:
Naturalmente non ci sogniamo di elargire lezioni di botanica ai nostri fedeli frequentatori di COMMA 2: ci limiteremo a darvi un'idea dell'Orto Botanico attraverso qualche immagine delle piante più belle ed appariscenti:
Questa è la Serra Monumentale:
e questo è il Castello, una costruzione risalente probabilmente al '600 e successivamente incorporata nell'Orto Botanico; oggi ospita il Museo di Paleobotanica ed Etnobotanica, purtroppo inaccessibile per i disabili motori, come pure inaccessibili sono i servizi igienici:
Se qualcuno vi accompagna nella visita, potete chiedergli di andare a scattare qualche foto nel museo, fra semi particolari e fossili di piante:
Siamo alla fine di questa visita: all'uscita dall'Orto Botanico potete girare a destra e risalire per un centinaio di metri Via Michele Tenore; alla fine della strada potrete dare una veloce occhiata alla statua di San Francesco esposta sulla facciata della chiesa di Santa Maria degli Angeli alle Croci, che non è accessibile. Chiudiamo quindi la visita con l'immagine del santo che più si identifica con la natura: