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Napoli: arte e periferie - i murales di Jorit

CHE VERGOGNA L'ABBRACCIO DI JORIT CON PUTIN A MARZO DEL 2024!!

GLI AUTORI DI QUESTO POST NON SEGUIRANNO PIU' UN ARTISTA CHE SI PRESTA ALLA PROPAGANDA DI UN REGIME ASSASSINO.


Prima edizione: 3 luglio 2018


Un nuovo murale di Jorit ad aprile 2023, questa volta nella zona collinare di Napoli, all'Arenella e più precisamente alla Via Domenico Fontana 172, su di una parete del Liceo Scientifico e Linguistico "Elio Vittorini". In questo istituto ha studiato il giornalista, attivista e volontario Mario Paciolla, assassinato a 33 anni in Colombia durante l'esercizio delle sue funzioni di osservatore ONU dell'accordo tra governo colombiano e FARC, anche se si tenta da più parti di far passare la tesi di un improbabile suicidio.




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Un nuovo aggiornamento a questo post che nasce nel 2018. Siamo a febbraio 2021 e Jorit ha raggiunto un importante traguardo, completando il quinto murale nel Rione Cavour, a Barra, periferia orientale di Napoli. L'artista di Quarto ha ribattezzato il rione in Rione dei Sogni, e vedremo perché. Per prima cosa guardiamo una foto panoramica con quattro dei cinque murales, tratta, come le successive, dal sito di Jorit:



Cominciamo con le foto di dettaglio, partendo dal murale di Salvador Allende, realizzato con l'artista cileno Mono Gonzalez:



un bambino palestinese con la kefia, realizzato con l'artista napoletano Tukios e con il peruviano Calaveras:



Martin Luther King, già visto un anno fa:



tre bambini che dormono e sognano:



e per finire l'unico murale che non si vede nella prima foto e che è stato realizzato dall'artista cileno Inti; rappresenta una ragazza con lo sfondo dell'universo:



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Aggiornamento di ottobre 2020 a questo post in continuo divenire, grazie all'inventiva di Jorit: questa volta lo street artist di Quarto ha dedicato un murale ad un personaggio che, piaccia o no, esprime da diversi decenni la cultura popolare napoletana nel campo della musica. Stiamo parlando di Nino D'Angelo, cui Jorit ha dedicato un ritratto che si può vedere a Piazza Guarino, nel quartiere napoletano di San Pietro a Patierno, dove il musicista è nato; il dipinto lo ritrae negli anni giovanili, quelli del caschetto:



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Un aggiornamento fresco fresco ai murales di Jorit: questo è il dipinto che l'artista ha realizzato nei giorni scorsi all'interno del campo di basket del Parco Montedonzelli, sito a Via Francesco dell'Erba (Linea 1 della Metro, stazione MONTEDONZELLI, oppure se si arriva con l'auto c'è un parcheggio). L'opera raffigura il cestista americano Kobe Bryant, recentemente scomparso.



Da aggiungere che il parco è stato restaurato grazie all'intervento di 150 volontari ed al finanziamento di Nick Ansom, presidente della Venice Basketball League, e questo è il risultato (in attesa che il Comune riesca a finanziare la messa in sicurezza dell'impianto):


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Torniamo a parlare del nostro street artist Jorit, che continua a lavorare in Italia e all'estero, coi suoi murales sempre attenti a ritrarre personaggi calati nell'impegno sociale oppure a decorare strutture socialmente importanti come le scuole, gli ospedali o i palazzoni delle periferie.


Vediamo alcune delle sue più recenti realizzazioni: l'ultima, finita in questi giorni, è il murale dedicato a Martin Luther King, situato nel quartiere periferico napoletano di Barra alla Via Gerardo Chiaromonte:


A novembre 2019 risale un'altra opera significativa: stiamo parlando di un doppio murale, raffigurante il volto di una Madonna e la riproduzione della vetrata di una cattedrale spagnola, realizzato sul lato nord dell’Ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli, presso gli ingressi del Pronto Soccorso e degli ambulatori.


In una delle giornate di lavoro, Jorit ha avuto degli aiutanti di eccezione: alcuni ragazzi con diagnosi di autismo che frequentano il centro dell’ASL Napoli 2 Nord BlunAuti, l’unico centro di riabilitazione pubblico per pazienti con autismo presente in Campania.


Un altro personaggio importante, ma di cui forse pochi si ricordano, è Thomas Sankara, il presidente del Burkina Faso, deposto e ucciso nel 1987 da un colpo di stato, dopo aver tentato di fare del suo paese un territorio libero dallo sfruttamento e dal neocolonialismo.


Nello stesso murale Jorit ha rappresentato un bambino a cui ha dato il nome di Kukaa, che in lingua swahili vuol dire "restare" e che raffigura, anche se in maniera idealizzata, il bambino annegato nel Mediterraneo e ritrovato con la pagella scolastica cucita all'interno dei vestiti.


Il murale si trova a Palma Campania alla Via Alcide De Gasperi 111:


Ma non possiamo chiudere questo primo aggiornamento del 2020 senza ricordare la partecipazione di Jorit al Festival Internazionale Urban Morphogenesis, che ha radunato ad agosto 2019 street artist da tutto il mondo per dipingere le facciate di una trentina di condomini siti ad Odintsovo, presso Mosca.


Jorit ha partecipato dipingendo un murale di 60 metri dedicato a Juri Gagarin, il primo cosmonauta al mondo che nel 1961 diede all'allora Unione Sovietica un momentaneo primato nella corsa verso lo spazio:


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Ancora un soggetto fortemente caratterizzato dal punto di vista sociale, per il nostro Jorit: stiamo parlando del murale dedicato al giornalista Giancarlo Siani, ucciso dalla camorra nel 1985 per le sue penetranti inchieste. Ma forse più significativo è il luogo dove è stato installato il dipinto: si tratta della ex-discarica Resit, nel comune di Giugliano (NA), che è stata bonificata con l'impianto di ventimila pioppi ed un lavoro di otto anni, sotto la guida del commissario Mario De Biase, lavoro di cui si può trovare un'ampia descrizione nella pagina napoletana di Repubblica del 27 luglio 2019. Ad oggi (31 luglio 2019) è ancora attesa la destinazione d'uso di questo parco.


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Prosegue il percorso per così dire istituzionale del nostro street artist Jorit: in questi giorni di fine giugno 2019 ha appena ultimato un gigantesco murale (100 metri di altezza, un primato!) su una torre del Centro Direzionale di Napoli.


L'opera è stata commissionata in occasione delle Universiadi che stanno per iniziare il prossimo 3 luglio e rappresenta i volti di cinque campioni dello sport campano, uno per ogni provincia: sono il pugile Patrizio Oliva (Napoli), la saltatrice Antonietta De Martino (Salerno), il calciatore Nando De Napoli (Avellino), il cestista Nando Gentile (Caserta) ed il calciatore Carmelo Imbriani (Benevento):


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Il secondo aggiornamento del 2019 di questo post: a Jorit è stato commissionato un murale dedicato ad Antonio Cardarelli, il grande medico, professore e senatore del Regno d'Italia a cui è dedicato il più grande ospedale del Mezzogiorno, l'Ospedale Cardarelli di Napoli. E proprio a ridosso di un muro di un padiglione del Cardarelli è stato realizzato questo murale, ben visibile dall'esterno, con tanto di didascalia a favore del sistema sanitario pubblico:


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Il primo aggiornamento del 2019 a questo post a cui siamo particolarmente affezionati: vi mostriamo le due ultime opere di Jorit, i ritratti di Angela Davis e Pier Paolo Pasolini che si raggiungono facilmente con la Linea 1 della Metro scendendo al capolinea Piscinola - Scampia; all'uscita ce li troviamo proprio di fronte. Se si preferisce l'auto, il vialone che si vede al centro è Via Piero Gobetti:


Di seguito abbiamo lasciato il testo originale del post pubblicato a luglio 2018:

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Ci siamo quasi: fra qualche giorno il nostro blog COMMA 2 compirà un anno, e per festeggiarlo abbiamo pensato di fare qualcosa di nuovo e sicuramente di insolito.


Vi porteremo infatti in giro per le periferie di Napoli e dei paesi vicini, alla ricerca dei murales di Jorit Agoch. Si tratta di un giovane pittore nato a Quarto (NA) da padre napoletano e madre olandese, che da anni opera sugli edifici delle zone periferiche, trasformando intere pareti di anonimi palazzi in vere e proprie opere d'arte, realizzate con l'uso di bombolette spray.


Innanzitutto il sito web dell'artista: www.jorit.it, dove troverete un catalogo delle opere all'aperto e di quelle su tela, il link alla pagina Facebook, una rassegna stampa e video e soprattutto un'intensa descrizione delle forti motivazioni che stanno alla base del lavoro di questo ragazzo, il quale oltre che in Italia ha lavorato moltissimo in Africa, in Cile, a Cuba, a New York, a Lisbona ed in altre "location".


Jorit sceglie di operare quasi sempre in zone popolari e problematiche; per poter lavorare si avvale della collaborazione di enti pubblici e società private che gli commissionano questi lavori, piuttosto impegnativi da un punto di vista tecnico ed organizzativo.


Per questo nostro tour è necessaria un'auto, un buon navigatore e preferibilmente un accompagnatore per scattare le foto in strade piuttosto trafficate, dove a volte può essere complicato parcheggiare e scendere con la carrozzina.


Cominciamo da quella che forse in questo momento è l'opera più conosciuta, che si trova nel quartiere napoletano di San Giovanni a Teduccio, al Viale Due Giugno (impostare il civico 10 sul navigatore):


Il personaggio sulla destra, Maradona, è fin troppo noto per poterne dire qualcosa di nuovo; qualche parola va spesa invece su Niccolò, la persona effigiata sull'edificio di sinistra. Si tratta di un ragazzino autistico, che purtroppo oggi non c'è più e del quale parlano in maniera toccante i genitori in un post che si trova facilmente sulla pagina Facebook di Jorit. I segni rossi sul viso, ricorrenti nelle opere di questo artista, marcano per così dire l'appartenenza dei personaggi ritratti a quella che lui definisce una "tribù umana".


Imboccando la strada alla destra di Maradona, si arriva all'estremità opposta dei due edifici, dove Jorit ha dipinto un'altra icona molto popolare, un Che Guevara con il volto diviso in due metà che occupano ciascuna una facciata di una palazzina:


Un'altra opera particolarmente significativa è quella denominata Ael, che rappresenta una bambina rom ritratta sulla parete esterna di un casermone del quartiere napoletano di Ponticelli, al Viale Aldo Merola; la scelta del soggetto è motivata dal fatto che proprio a Ponticelli lo scorso anno fu dato fuoco ad un campo rom:


Jorit ha lavorato anche nella sua cittadina natale, Quarto, nella quale troviamo quest'altro personaggio popolarissimo, il calciatore del Napoli Hamsik, ritratto su di una parete della scuola Viviani alla Via Guglielmo Marconi 2B di Quarto:



Tornando da Quarto verso Napoli si passa per la Via Provinciale Montagna Spaccata, dove troviamo un dipinto anch'esso collegato ad un tragico fatto di cronaca del 2014, la morte del giovane Davide Bifolco per mano di un poliziotto poi condannato in primo grado per omicidio colposo; gli occhi di Davide sono quelli al centro, mentre gli altri sono di ragazzi del Rione Traiano, altro quartiere periferico e "difficile" di Napoli:


In questa foto ravvicinata si può leggere sull'iride dell'occhio la parola DAVIDE:

E proprio nel Rione Traiano possiamo trovare questo murale dipinto sotto un cavalcavia di Via Cassiodoro, in cui Jorit ha rappresentato il critico d'arte Achille Bonito Oliva; quest'ultimo, in un'intervista del 2015, ha espresso apprezzamento per questo sia pur irriverente omaggio:


Ci spostiamo a San Giorgio a Cremano, la cittadina vesuviana patria di Massimo Troisi; qui Jorit ha realizzato, sulla parete laterale del Palaveliero (Via Roberto Galdieri 3), un murale dedicato all'attore e regista scomparso nel 1994:



Ma anche nel centro storico di Napoli troviamo tracce del lavoro di Jorit; più precisamente, nella Piazza Eduardo De Filippo si trova lo storico Teatro San Ferdinando, rilevato nel 1948 dal grande drammaturgo napoletano che ne fece la sede della sua attività fino al 1980. Sulle saracinesche degli ingressi del teatro sono stati realizzati dei ritratti di Eduardo ispirati alle sue interpretazioni più note:



Ma il nostro artista ha compiuto (ottobre 2018) anche un'incursione al Vomero, quartiere per niente assimilabile ad una periferia. In particolare l'intervento è avvenuto sulla parete esterna di quello che sarà un Centro Socialità realizzato dal Comune di Napoli in un'ex sottostazione elettrica dei filobus ATAN, sita in Via Francesco Verrotti e recentemente restaurata. Il soggetto, per chi non la riconoscesse, è Ilaria Cucchi.


Un altro murale "prestigioso" è quello realizzato (novembre 2018) a Firenze, per celebrare Nelson Mandela:

E chiudiamo con un'immagine che chi frequenta questo blog già conosce: si tratta del murale di San Gennaro che si trova all'inizio del rione di Forcella, sull'edificio di Via Vicaria Vecchia 33, e che è ben visibile da Via Duomo, come documentato nel nostro post dedicato alla Linea 1 della Metro:



Per il momento ci fermiamo qui: la ricerca dei murales di Jorit non è sempre semplicissima, anche quando se ne conosce l'indirizzo; ma senz'altro torneremo ad aggiungerne di nuovi appena possibile, perché questi lavori ci danno una grande emozione che speriamo di avere condiviso con i frequentatori di COMMA 2.

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