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Venafro: un piccolo grande paese del Molise

Un altro sconfinamento dalla Campania: ce ne siamo andati a circa 90 km da Napoli per conoscere Venafro (IS), un paese ricco di preziose testimonianze storiche ed artistiche.


Cominciamo col dire che la città era una colonia romana nel I secolo a.C. col nome di Colonia Augusta Julia Venafrum; nei secoli successivi ha attraversato le vicissitudini storiche dell'Italia meridionale, da capoluogo di una contea del ducato longobardo di Benevento nel X secolo d.C., passando per il periodo di fulgore nel XV secolo con i Pandone fino all'essere sconvolta dalle battaglie di Cassino nella seconda guerra mondiale.


Vediamole allora queste testimonianze della storia di Venafro, e per farlo cominciamo dalla struttura più importante, il Museo Archeologico di Venafro (*). Il museo è ospitato nell'ex-convento di Santa Chiara ed è ricchissimo di sculture, iscrizioni, cippi funerari dell'età romana, affreschi e reperti dell'Abbazia di San Vincenzo al Volturno (un complesso monastico arrivato ad acquisire fama europea nella prima metà del IX secolo e distrutto dai Saraceni nell'881). Tutto il materiale del museo è sistemato in allestimenti molto originali e moderni. Il sito web di riferimento è il seguente: https://www.musei.molise.beniculturali.it/musei?mid=213&nome=museo-archeologico-di-venafro


Per accedere al museo è opportuno che i disabili motori siano muniti di auto propria ed accompagnatore; parcheggiata l'auto a Piazza Nicola Verola, (ci sono due posti riservati per disabili), si imbocca Via de Amicis e subito sulla destra si trova l'ingresso dedicato a noi. L'accompagnatore raggiunge la biglietteria e ridiscende con un addetto del museo ad aprire la porta del nostro punto di accesso.


La collezione si sviluppa su due piani, raggiungibili con ascensore. Qualche immagine per dare un'idea della ricchezza del materiale esposto:







Lasciato il museo, ci dirigiamo verso la Cattedrale di Venafro, sulla cui accessibilità non possiamo pronunciarci, avendola trovata chiusa, per cui ne mostriamo la facciata con le due figure mostruose che da essa fuoriescono:


Diamo uno sguardo ai Giardini Pubblici, con relativa vasca e fontana:


E chiudiamo il giro per Venafro con un'immagine del Castello Pandone:


Ma sicuramente ci vorrà un'altra spedizione a Venafro per verificare l'accessibilità di una serie di monumenti che non abbiamo avuto il tempo di visitare (Castello Pandone, Teatro Romano, Chiesa di San Nicandro, Chiesa dell'Annunziata).


Per il pranzo abbiamo trovato un ristorante rispondente ai nostri requisiti:

Il Quadrifoglio (*):

Strada Statale 85 Venafrana 144, Venafro

(*) simbolo che indica la presenza di servizi igienici attrezzati per disabili

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