Cominciamo da oggi ad occuparci non solo dei posti "possibili" per i disabili motori ma anche di quei siti di potenziale turismo accessibile che invece sono abbandonati, maltenuti e molto spesso inaccessibili anche per chi non ha i nostri problemi.
Abbiamo scelto il nome di "Passeggiate negate" in ricordo delle Passeggiate Campane che danno il titolo al famoso libro del grande archeologo Amedeo Maiuri, sperando che quella parola "negate" possa sparire e trasformarsi nella parola "recuperate".
Da dove cominciamo? Dal villaggio fortificato di Rupecanina, che oggi si estende nel territorio dei comuni di Raviscanina e Sant'Angelo d'Alife, entrambi in provincia di Caserta. Di seguito alcune notizie storiche tratte dal sito http://blog.zingarate.com/borghicastelli/Raviscanina
Dopo la distruzione di Alife ad opera dei Saraceni, nell’865, i sopravvissuti si trasferirono intorno al borgo di Rupecanina, e costruirono sulla rupe, chiuso da robuste mura e torri, il castello più forte della zona. [...] Rupecanina divenne quindi un forte feudo normanno che aveva la sua sede nel castello circondato dal borgo sulla cima di una collina e comprendeva l’attuale territorio dei due comuni di Raviscanina e Sant’Angelo d’Alife. Tra il 1130 e il 1167 Rupecanina visse un periodo molto importante sotto i due feudatari Riccardo e Andrea Quarrel Drengot di Rupecanina che parteciparono ai momenti storici più notevoli dell’Italia meridionale.
In seguito alla guerra tra i De Quarrel Drengot e gli Altavilla, nel 1138 Alife e Rupecanina furono distrutte e saccheggiate dall’esercito di Ruggero II di Sicilia, e, in poco meno di un secolo, il feudo perse tutta la sua importanza.
E oggi? Il sito, o ciò che ne resta, si raggiunge da una deviazione della strada che da Sant'Angelo d'Alife porta a Raviscanina; la deviazione non è segnalata, è stretta e senza guard rail. Tenendo d'occhio come riferimento la sagoma della torre, si arriva ad un piazzale dove si lascia l'auto e da cui parte la strada per raggiungere il villaggio.
questo è un cartello emblematico: inizio lavori nel 2007, fine lavori prevista nel 2008, foto scattata nel 2013:
La strada, come si può vedere, ha una bella pendenza e soprattutto è così pietrosa e sconnessa da mettere a dura prova anche i piedi normodotati: una bella risistemazione, rispettosa della storia e dell'estetica medievale e corredata dell'opportuna segnaletica, sarebbe gradita ai disabili motori e a tutti i turisti che vorrebbero visitare il sito e magari non sanno nemmeno come arrivarci.
E giungiamo all'ingresso del villaggio, che cinque anni fa era aperto e in queste condizioni, ma che visitatori più recenti hanno spesso trovato chiuso, come riportato su Trip Advisor:
Ma prima di entrare diamo uno sguardo a questa lapide celebrativa del primo restauro e relativa inaugurazione in pompa magna del complesso, risalente al 1980 (!!!), alla presenza di un illustre ministro dell'epoca:
Appena entrati il colpo d'occhio sulla torre è notevole:
Come si può constatare da questa panoramica sul villaggio, erano state approntate anche delle passerelle in legno per agevolare i visitatori, passerelle che con poche modifiche potrebbero consentire la visita ai disabili:
Era stato approntato anche qualche pannello illustrativo, ma come si può vedere da quest'altra immagine le intemperie e l'incuria lo hanno completamente cancellato:
Mentre invece resisteva spavalda la lapide celebrativa del secondo restauro, quello del 2002 ad opera del Rotary Club dell'Alto Casertano, lapide che includeva alcune sintetiche note storiche:
Meritevole di qualche particolare restauro è la Cappella di Santa Lucia, all'epoca chiusa, che reca tracce di affreschi bizantini, faticosamente fotografati attraverso il cancello:
Il villaggio di Rupecanina è situato in posizione panoramica, il che costituisce un ulteriore incentivo a fare una bella passeggiata per godere il colpo d'occhio sui paesi sottostanti:
E poi ci sono le mura esterne con le torri, i resti delle fortificazioni d'epoca precedente, insomma tutta una serie di percorsi possibili da attrezzare e rendere fruibili a tutti:
E perché non realizzare o ripristinare un impianto di luci che permetta di vedere dalla valle il villaggio illuminato e magari, una volta reso facilmente raggiungibile, farne la sede di iniziative culturali e spettacolari?
Ribadiamo che la nostra visita si è svolta nel 2013, e da allora qualcosa potrebbe essere cambiata; ma le recensioni di Trip Advisor, che arrivano fino al 2017, parlano tutte di un sito abbandonato, chiuso e meritevole di valorizzazione.
Speriamo di riuscire a dare con questo post una spinta positiva perché chi di dovere ridia a questo luogo, così importante nella storia della Campania, la sua giusta fruibilità, estesa a tutti i possibili utenti.