Come già accaduto in altre occasioni, riceviamo e pubblichiamo volentieri questo contributo dell'amica Ilaria, che si è recata recentemente a Marina di Camerota, nel Cilento, raggiungendo la località da sola, in treno e con carrozzina manuale:
Ciao,
allora, diciamo che non consiglierei a nessuno Marina di Camerota :)
Anzitutto la stazione accessibile più vicina è Sapri, il taxi costa 50 euro all'andata e altri 50 al ritorno.
Il paese è praticamente inattraversabile passando dal centro, per via delle ripide pendenze; un modo un pelo più sicuro (ma comunque hai a che fare con pendenze discrete) è fare un giro più largo, passando da uno stradone che circonda il centro abitato. Altro problema: assenza di marciapiedi - non dico di marciapiedi accessibili... proprio assenza quasi totale di percorsi pedonali sicuri.
Quanto ai locali, il paese è piccolo e ad esplorare le possibilità si fa presto: non ho trovato una singola pizzeria con ingresso accessibile, mi sono arrangiata in un locale che aveva dei tavolini esterni sul lungomare. Qualche sparuto bar dove si poteva entrare l'ho trovato, ma è comunque una ricerca non banale. Se uno ha un accompagnatore con cui superare un gradino diventa già più facile. Il paese in sé comunque non è particolarmente bello o interessante.
La costa è uno spettacolo, soprattutto andandola a vedere dalla barca. Ci sono diversi servizi di barcaioli che costano sui 15 euro, le barche non hanno ausili particolari ma diciamo che arrivano abbastanza a filo con il pontile, per cui una carrozza manuale si può sollevare e mettere a bordo senza difficoltà.
Volendo si può concordare coi barcaioli di scendere in alcune calette molto belle, ed essere venuti a prendere dopo qualche ora. In quel caso però non c'è pontile (anche se mi pare che in estate ne montino uno che ancora non era disponibile), comunque nel caso è da verificare, perché in assenza di pontile si scende tramite una scaletta che poggia sulla spiaggia, è più complicato.
Il lungomare del paese è in piano per un buon tratto e si può girare avanti e indietro senza grossi problemi, compresa la lingua di terra che abbraccia il porto.
Per quanto riguarda i lidi, ce ne sono di attrezzati con passerella e uno aveva pure la JOB! In compenso avevano cabine bagno per disabili... cui si accedeva solo tramite gradino (!). E protestano pure allibiti se glielo fai notare: perché ovvio che il disabile va in bagno accompagnato da qualcuno....... mi è sembrato di provenire da un altro continente, shock culturale :D
In definitiva la consiglierei a chi si trova una sistemazione direttamente sulla spiaggia (so che c'è qualche villaggio... non ho approfondito), evitando di girare per il paese, a meno di farlo in macchina.
P.S.: un'info importante da sapere che a me ha salvato la vescica :) è la seguente: sul lungomare c'è una costruzione con vari uffici, mi pare polizia municipale, forse anche ufficio turistico ecc.... e lì ci sono dei bagni pubblici, di cui uno accessibile, magari un po' sgarrupato, senza chiave, ma insomma l'unico che si potesse trovare in zona ecco! Ed è piuttosto vicino alle spiagge.
Una descrizione colorita senz'altro, ma molto stimolante: c'è qualcuno fra i frequentatori del nostro blog che ha avuto esperienze diverse in quel di Marina di Camerota? Fateci sapere!