Per il nostro secondo sconfinamento abbiamo scelto un territorio, quello di Melfi in Basilicata, facilmente raggiungibile dalla Campania (A16 fino a Candela e poi SS 655) e ricco di suggestioni storico-artistiche e naturalistiche.
Stavolta abbiamo dovuto ipotizzare almeno un pernottamento a Melfi, il che ci permette di visitare con una certa comodità sia i Laghi di Monticchio che il Castello di Lagopesole e la chiesa di San Donato a Ripacandida. Tralasciamo in questo post altre destinazioni che abbiamo visitato e che magari riprenderemo più in là.
Cominciamo proprio da Melfi, e più precisamente dal Castello, edificato dai Normanni e modificato nei secoli da successivi interventi, a partire da quello di Federico II di Svevia (1223-1225).
Ai disabili è permesso entrare con l'auto nel cortile ed ivi parcheggiarla; l'accompagnatore si recherà in biglietteria per farsi aprire l'ingresso laterale che permette l'accesso alle sale del Museo Archeologico del Melfese.
Il Museo è molto bello e ben allestito, e presenta una serie di reperti straordinari, a cominciare dal sarcofago di Rapolla, giustamente esposto al piano terra in posizione di rilievo:
Ai piani superiori, raggiungibili con ascensore, sono esposti reperti dell'Età del Bronzo e del Ferro ed altre testimonianze, fino al III secolo a.C., relative alle popolazioni daune, sannite e lucane.
Purtroppo è difficile che tutto fili liscio, anche in una struttura così bella e importante, e infatti abbiamo dovuto constatare un fatto molto spiacevole. Il secondo piano del museo è accessibile ai disabili solo per metà; le due ali sono infatti separate da due rampette di tre gradini ciascuna, che non sono superabili con le sedie a rotelle. Ma quello che è peggio è che i servizi igienici, incluso quello per disabili, sono situati nella zona inaccessibile!
Abbiamo scritto una lettera alla stampa locale ed alla direzione del museo, che ci ha risposto con molta cortesia, profondendosi in scuse e promettendo di porre rimedio all'inconveniente. Staremo a vedere: se nel frattempo qualche amico di COMMA 2 si dovesse trovare a visitare il Castello di Melfi, potrà constatare se le promesse sono state mantenute ed eventualmente segnalarcelo.
Passiamo adesso alla parte più naturalistica di questo viaggio, recandoci ad una quindicina di chilometri da Melfi a visitare i Laghi di Monticchio. Si tratta di due laghetti, il Lago Grande ed il Lago Piccolo, che costituiscono il cratere del cono eruttivo del Monte Vulture; dei due laghi il Piccolo è quello più attrezzato turisticamente, con una bellissima strada circumlacuale immersa nel verde, che è facilmente percorribile coi nostri mezzi e permette di vedere scorci di lago veramente suggestivi, godendo di un bel fresco anche ad agosto.
L'edificio che si vede nella seconda foto dominare il lago è l'Abbazia di San Michele, fondata dai Benedettini nell'XI secolo e portata all'aspetto attuale dai Cappuccini, che la fecero rifiorire nel '700. L'Abbazia è accessibile ai disabili motori solo in parte: si può ammirare il panorama sui due laghi, ma non si possono visitare l'antica Chiesa di San Michele ed il Museo di Storia Naturale del Vulture (un ascensore l'abbiamo visto, ma sembra non sia mai stato usato...).
Torniamo ora allo "stupor mundi", al nostro amico Federico II, di cui visiteremo uno dei castelli meglio conservati, il Castello di Lagopesole (*). L'accesso al castello avviene attraverso una rampa con pavimentazione piuttosto impegnativa per i guerrieri seduti; ma la visita merita un po' di fatica, sia per il cortile, i saloni con i reperti archeologici e la Cappella Palatina sia per il Museo narrato "Il mondo di Federico II", un percorso multimediale che porta alla scoperta di aspetti noti e meno noti della vita di Federico II.
Interessante anche il Museo dell'emigrazione lucana, un'installazione interattiva che permette di capire quale carico di sofferenze abbiano subito tanti italiani costretti ad emigrare fra '800 e '900.
Ma non possiamo chiudere questo sconfinamento in Basilicata senza suggerire di allungarsi fino a Ripacandida, per ammirare una chicca davvero speciale, la Chiesa di San Donato (gemellata dal 2004 con la Basilica di San Francesco ad Assisi).
L'accesso con rampa da un ingresso laterale ci consente di entrare in chiesa e rimanere stupefatti dal ciclo di affreschi, realizzati da maestri lucani nel XVI secolo, che riempiono tutte le pareti ed il soffitto della chiesa con scene dal Vecchio e Nuovo Testamento. Cerchiamo di darne una pallida idea con qualche foto:
Di fianco alla chiesa si stende un giardino storico, ricco di piante secolari, che comunica con una graziosa Villa Comunale:
Veniamo ora alla parte logistica del viaggio: abbiamo soggiornato presso un albergo con annesso ristorante, dotato di stanze attrezzate per disabili e di parcheggio riservato:
Hotel Il Castagneto / Bistrot Tre Scodelle (*):
SP EX SS 401 km 3,100 (Via Monticchio), Melfi
0972 728806 www.hotelcastagnetomelfi.it
Altri ristoranti sul territorio, rispondenti ai nostri requisiti, sono:
Agriturismo Sant'Agata (*):
C.da Toppo Sant'Agata, km 89,650 ex SS 303, Melfi
0972 238294 / 331 4123641 https://www.facebook.com/pages/category/Pizza-Place/Agriturismo-SantAgata-854774601386262/
Restaino (*):
ex SS 167, Monticchio Laghi, Rionero in Vulture
0972 731052 www.ristoranterestaino.it
(*) simbolo che indica la presenza di servizi igienici attrezzati per disabili