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Ma serve davvero una black list?

A che servirà mai una black list in un blog come questo sul turismo accessibile? Serve, serve: quante volte ci si imbatte in musei, monumenti e quant'altro, dotati di mezzi (elevatori, ascensori et similia) che dovrebbero servire a rendere il sito stesso accessibile ai disabili motori ma che non funzionano e/o non hanno mai funzionato?


E allora facciamola questa lista nera delle situazioni di questo genere che abbiamo incontrato in Campania:


  • Cimitero delle Fontanelle - Napoli: il 15 aprile di quest'anno l'elevatore che consentirebbe il superamento di una rampa di scale posta all'ingresso del cimitero risultava non funzionante. Segnalata prontamente via e-mail la cosa al Comune di Napoli, dopo ripetute insistenze e rassicurazioni ad oggi non ci è stata comunicata l'effettuazione dell'intervento manutentivo;

  • Piscina Mirabilis - Bacoli: da una visita effettuata il 5 luglio di quest'anno, abbiamo constatato l'esistenza di un impianto elevatore, accoppiato alla struttura della scala in metallo che consente l'accesso all'antica cisterna; l'impianto, a detta della guida, non ha mai funzionato, probabilmente a causa dell'umidità del sito.

  • Battistero Paleocristiano - Nocera Superiore: nella visita effettuata il 31 gennaio 2016 abbiamo constatato l'esistenza di un impianto elevatore (all'aperto) che dovrebbe servire a superare il lungo scalone di accesso, ma che non era funzionante e, a giudicare dalle condizioni, doveva essere guasto da parecchio tempo.


  • Museo del Sannio Caudino - Montesarchio: questo è forse il caso più eclatante. Il 27 giugno del 2015 ci siamo recati a Montesarchio ed abbiamo constatato che, contrariamente a quanto asserito nella Carta dei Servizi del Museo:

  1. non esisteva il carrello elevatore per superare la lunga e ripida rampa d'accesso al piazzale del museo;

  2. l'ascensore per salire al primo piano, dove è esposta la collezione, non funzionava e, secondo quanto asserito dal personale, non aveva mai funzionato;

  3. in ogni caso, se anche l'ascensore prendesse magicamente a funzionare, il ballatoio d'arrivo è collegato al salone del museo da tre gradini belli alti, del tutto insuperabili con qualsiasi sedia a rotelle. Nessuna risposta, ad oggi, alle mail da noi inviate alla competente Soprintendenza.



Questi episodi impongono alcune amare riflessioni:

  • a volte le autorità preposte ritengono sufficiente mostrare che ci si è posto il problema dell'accessibilità per i disabili, piuttosto che risolverlo veramente;

  • gli impianti vanno progettati tenendo conto delle caratteristiche del sito, non acquistando pacchetti a scatola chiusa; certe soluzioni vanno bene in certi contesti ed in altri no;

  • gli impianti vanno manutenuti, altrimenti si deteriorano in maniera irreparabile e così si gettano via i soldi pubblici;

  • infine la considerazione più amara di tutte: meglio nessun impianto che un impianto destinato a non funzionare mai!!; e senz'altro è più onesto un cartello come quello che abbiamo trovato ad Erice (TP), posto effettivamente molto difficile per chi è in sedia:


ALLA PROSSIMA PUNTATA!!!

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