Restiamo in provincia di Salerno e parliamo della Certosa di San Lorenzo (*) a Padula, il più vasto complesso monastico dell’Italia Meridionale nonché uno dei più interessanti in Europa per magnificenza architettonica e copiosità di tesori artistici.
E' difficile oggi immaginare come questo imponente sito abbia potuto attraversare momenti bui e di totale abbandono, o peggio ancora essere utilizzato come campo di raccolta dei prigionieri durante le due guerre mondiali. E allora godiamoci la fruibilità odierna, simboleggiata dall'uscita Padula-Buonabitacolo dell'A2 o Autostrada del Mediterraneo, che ci porta a pochi minuti dal complesso monastico.
Una premessa per le persone con disabilità motoria: prima di mettersi in viaggio, è bene accertarsi con una telefonata che l'ascensore che dal cortile interno permette di accedere al complesso sia funzionante, onde evitare delusioni https://cultura.gov.it/luogo/certosa-di-san-lorenzo.
Il mezzo migliore per raggiungere la Certosa è l'automobile; seguendo le indicazioni si arriva ad un ingresso segnalato per disabili che in un centinaio di metri porta ad un ampio parcheggio. Dal parcheggio si raggiunge facilmente l'ingresso per il cortile interno (è la porta che nella foto si vede alla sinistra dello scalone); nel cortile interno, oltre l'ascensore, ci sono anche i servizi igienici attrezzati.
Arrivati alla biglietteria è opportuno far presente al personale che per visitare alcuni ambienti interni sarà necessario passare con le sedie per pochi metri sul pavimento maiolicato della chiesa (è bene chiedere l'autorizzazione); in ogni caso ci sono alcuni punti critici (due-tre gradini superabili con qualche aiuto), per cui, se non ce la sentiamo, possiamo limitarci alle parti più facili, a cominciare dal Chiostro Maggiore:
Si può dare uno sguardo allo scalone monumentale e poi passare alla chiesa, al coro e alla cucina:
Un'area del tutto accessibile è anche l'annesso Museo Archeologico della Lucania Occidentale, ricco di svariati reperti provenienti dalle necropoli della zona:
La Certosa è comunque ricca di ambienti, quali piccoli chiostri interni, le celle dei monaci, il refettorio, che sono tutti visitabili salvo possibili chiusure per motivi contingenti.
Terminata la visita della Certosa, si può riprendere la macchina ed in pochi chilometri si raggiunge un piccolo tesoro poco conosciuto, il Battistero Paleocristiano di S.Giovanni in Fonte. Si tratta di un complesso monumentale risalente probabilmente al V secolo d.C., nel quale la funzione del battesimo veniva effettuata con immersione nelle acque del ruscello che ancora oggi scorre fra le antiche pietre (http://ambientesa.beniculturali.it/BAP/?g=luoghi&luogo=Monumenti&provincia=&comune=Padula&src=&ID=29).
Entrare nel Battistero con la sedia a rotelle è molto problematico (nella seconda foto si vedono distintamente i tre gradini all'ingresso); tuttavia la suggestione del luogo si può percepire anche entrando nell'area circostante con un'apposita pedana e girando intorno all'edificio, contemplando l'acqua cristallina che scorre incessantemente.
A questo punto per il pranzo abbiamo due possibilità: fermarsi all'agriturismo adiacente al Battistero, con annesso allevamento di trote:
La Fonte (ittioagriturismo) (*)
Contrada S. Giovanni in Fonti 1, Sala Consilina
0975 74113 www.agriturismofonte.com
oppure proseguire per un ristorante, anch'esso rispondente ai nostri requisiti, a qualche chilometro da Padula, nel comune di Atena Lucana:
Locanda San Cipriano (*):
Via Serrone, Atena Lucana
0975 511447 / 366 9036347 www.locandasancipriano.it
(*) simbolo che indica la presenza di servizi igienici attrezzati per disabili