Cominciamo a pubblicare i contributi ricevuti dai nostri lettori, e cominciamo da questo testo di Rita da Modena, che a novembre dell'anno scorso ha visitato Napoli e si è spinta fino a Paestum; questo è quanto ci ha scritto:
Napoli non è una città per persone in carrozzina, a meno che non abbiate un accompagnatore valido e tanta pazienza. Essendo una città coinvolgente ne vale la pena soffrire un po’. La città è tutta un saliscendi, più o meno ripido e con una pavimentazione molto sconnessa soprattutto in centro storico. Il lungomare e via Toledo sono forse le uniche zone felici, pedonali e ben lastricate. Io ho visitato i seguenti luoghi di cui non vi fornisco notizie storico/artistiche perché reperibili ovunque, ma informazioni sull’accessibilità: Museo Nazionale Archeologico e il Madre (arte contemporanea). I musei sono diventati una certezza per trovare servizi igienici accessibili. Il Convento di Santa Chiara (accessibile ma non dotato di wc idoneo) per entrare nella chiesa chiedete della rampa removibile. Il Maschio Angioino è fornito d’ascensore che porta alla terrazza panoramica sul mare. Il complesso del Pio Monte della Misericordia custodisce l’opera di Caravaggio Sette opere della misericordia da richiedere al custode la rampa removibile per entrare in chiesa. Cappella Sansevero con la famosa scultura del Cristo Velato (nessuna rampa per superare uno scalino alto); Duomo munito di rampa di accesso, non credo che all’interno tutte le cappelle siano accessibili. Il Cimitero delle Fontanelle è dotato di un servoscala per scendere nella grotta che custodisce migliaia di scheletri. Certosa di S. Martino è accessibile in parte e con wc.
Mezzi pubblici non ne ho presi, mi sono spostata a piedi e con taxi, non ho visto autobus muniti di rampa; alcune fermate della metro (Toledo e p.za Dante) hanno l’ ascensore. L’albergo che ho scelto e che vi consiglio vivamente è l’Hotel P.za Bellini, a due passi dall’omonima piazza e in pieno centro storico, con pizzerie e ristoranti “sotto casa” e luoghi da visitare a distanza ravvicinata.
Da Napoli ho preso il treno per Salerno, poi con il taxi sono arrivata a Paestum. Essendo novembre l’unico hotel accessibile aperto era il Savoy Beach, non ho le foto del bagno ma vi assicuro che il bagno ha doccia a pavimento senza seggiolino e maniglione e il wc con maniglione ma non il doccino. Se lo richiedete vi mandano le foto. Dall’hotel su strada asfaltata e pista ciclabile in circa 45 minuti in carrozzina manuale si arriva al sito archeologico. La maggior parte del percorso è su sterrato abbastanza agibile. Una rampa di legno conduce all’interno del tempio di Nettuno e si snoda con un percorso a L. Il sito e il museo archeologico sono dotati di wc accessibili. Informazioni turistiche specifiche non ne ho trovate. turismoaccessibile.org (csv Napoli), cosyforyou.org e sito di Paestum sono gli unici siti con qualche indicazione utile.
Naturalmente questo testo Rita l'ha scritto prima di conoscere il nostro blog, altrimenti ci avrebbe sicuramente citato. Comunque molte delle sue osservazioni sono esatte e condivisibili, e glielo abbiamo scritto. Molte notizie si trovano anche nei nostri blog sul centro storico di Napoli e su Paestum, pubblicati qualche settimana fa.
Qualche precisazione su alcune delle notizie da lei riportate:
tutte le fermate della Linea 1 della metro sono accessibili per disabili motori e fornite di ascensori; il dislivello fra le piattaforme e le carrozze del treno potrebbe richiedere qualche sforzo in più, soprattutto per gli scooter più pesanti;
Cappella Sansevero: ci siamo stati a febbraio 2017 ed abbiamo scoperto che la rampa per l'ingresso ce l'hanno, bisogna chiederla al personale;
Convento di Santa Chiara: i bagni per disabili ci sono;
Paestum: il tempio che a novembre 2016 era accessibile con rampa era la Basilica; i lavori al tempio di Nettuno stanno cominciando in questi giorni. In quanto agli alberghi, ad ottobre 2014 abbiamo organizzato un raduno dei soci Strabordo a Paestum e abbiamo avuto non poche difficoltà a trovare stanze accessibili per disabili, nonostante diversi alberghi fossero aperti. Qualunque albergo si scelga, però, è preferibile venire a Paestum con auto propria, perché le distanze fra alberghi ed area archeologica sono veramente notevoli!