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Ponti, cascate e belle addormentate...

Questa volta torniamo in provincia di Salerno per un itinerario abbastanza insolito. Parliamo infatti di attrattive tutto sommato poco conosciute, che, a nostro avviso, meritano una maggiore attenzione da parte di tutti, turisti, enti di promozione ed enti locali, e magari qualche intervento per migliorarne la fruibilità per i disabili motori.


Cominciamo col raggiungere Sant'Angelo a Fasanella, lasciando l'Autostrada del Mediterraneo (Salerno - Reggio Calabria per gli amici...) all'uscita Postiglione e tenendo il massiccio degli Alburni sulla sinistra ci si incammina per la SS 488.



Oltrepassiamo Controne, a Castelcivita una piccola digressione per dare uno sguardo alla Torre Angioina:



superata Ottati, si giunge a Sant'Angelo di Fasanella; a questo punto, prestando molta attenzione alle indicazioni, si giunge al parcheggio della cascata del fiume Auso.



Ora bisogna muoversi con molta cautela e, se non si è sicuri, saltare questa tappa: il ponticello che si intravede alla destra del cartello è infatti lastricato in pietre piuttosto "difficili" per una sedia a rotelle spinta a mano, mentre è più fattibile in scooter, sempre con molta cautela e con un accompagnatore.


Superato questo ostacolo, però, c'è un sentiero sterrato abbastanza agevole che ci porta a vedere un antico ponte romano, in ottimo stato di conservazione (non è il caso di andarci sopra, però...).



Dopo poco giungiamo al cospetto degli 8 metri della cascata, e dei laghetti che essa crea dopo la caduta: uno spettacolo fantastico!


Lasciata Sant'Angelo a Fasanella, seguendo le indicazioni per Corleto Monforte si arriva successivamente a Roscigno; da qui si seguono le indicazioni per Roscigno Vecchia (www.roscignovecchia.it).


Si tratta di una cittadina abbandonata dai suoi abitanti ai primi del '900 a causa delle frane che la minacciavano; da allora è rimasta così, cristallizzata nella sua condizione di "bella addormentata" (rubiamo la definizione al bel libro di Antonio Mocciola che descrive le città abbandonate in tutta Italia).


Si può arrivare in auto alla piazza Nicotera, con la fontana ancora in funzione, ed aggirarsi, con molta attenzione e lì dove è possibile, per le silenziose stradine del paese, fra le case diroccate ma ancora dotate di una loro fisionomia e dignità.


Non mancano progetti di ristrutturazione degli edifici, tentativi di valorizzazione culturale e turistica (c'è anche un museo della civiltà contadina che si affaccia sulla piazza e quando ci siamo stati noi a settembre 2013 nella piazza c'era un'esposizione di auto d'epoca); ci auguriamo solo che questa Pompei del '900 non venga né snaturata né lasciata andare in rovina definitiva.


E' giunto il momento di indicare un ristorante adatto a noi: non lontano da Roscigno Vecchia c'è questo agriturismo:


Villa Vea (*):

Contrada Spinaddeo 10, Bellosguardo

(*) simbolo che indica la presenza di servizi igienici attrezzati per disabili


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