Prima Edizione: 11 novembre 2017
E' diventato una delle più grandi attrattive turistiche italiane, è sempre frequentato da gruppi di turisti di tutto il mondo, vediamo come è possibile muoversi e cosa vedere all'interno di questa storica area per chi si muove in sedia a rotelle.
Innanzitutto un'avvertenza: occorre una certa cautela nel percorrere i decumani, a causa dei cosiddetti "vasoli", vale a dire le pietre di origine lavica con cui sono lastricate le strade; le storiche pietre infatti in alcuni tratti non sono perfettamente connesse e possono causare inciampi.
Seconda avvertenza: attenzione al periodo natalizio, perché le folle che si riversano per vedere San Gregorio Armeno e le botteghe del presepe sono così folte e compatte che chi sta in sedia ha enormi difficoltà a procedere e non vede letteralmente niente! Teniamo presente che le botteghe dei presepi sono aperte tutto l'anno, per cui si possono sempre fare ottimi acquisti.
Cominciamo a muoverci da Piazza del Gesù, dove diamo uno sguardo al settecentesco Obelisco dell'Immacolata, il terzo in ordine cronologico degli obelischi che incontreremo, sul quale ogni anno l'8 dicembre i Vigili del Fuoco depongono una corona di fiori (la bella foto è di Berthold Werner):
Imboccato il decumano inferiore (Via Benedetto Croce in questo tratto), immediatamente sulla nostra destra troviamo il Chiostro maiolicato e l'area archeologica di Santa Chiara (*), una meraviglia che vale la pena di visitare; l'area archeologica è fornita di un bel percorso su passerella del tutto agevole, con un solo dislivello iniziale e finale. https://www.monasterodisantachiara.it/
Ci spostiamo a Piazza San Domenico Maggiore e in una traversa troviamo la famosissima Cappella Sansevero, col meraviglioso Cristo Velato: niente foto all'interno, per entrare chiedere al personale la pedana per superare una piccola soglia; la biglietteria si trova dieci metri circa prima dell'ingresso alla Cappella e ci può entrare l'accompagnatore. www.museosansevero.it
A questo punto ci sta bene una sosta per il pranzo: si può tornare a Piazza San Domenico Maggiore dove c'è una delle migliori pizzerie di Napoli:
Palazzo Petrucci Pizzeria (*):
Piazza San Domenico Maggiore 4
081 5524068 www.palazzopetruccipizzeria.it
Siamo nella piazza e allora diamo uno sguardo alla Guglia di San Domenico, un obelisco deliberato per voto popolare ai tempi della peste del 1656, adorno di stemmi e sormontato dalla statua di San Domenico:
Ma l'edificio più imponente che ci sovrasta è senz'altro la Chiesa di San Domenico Maggiore, la cui parte absidale si affaccia sulla piazza, mentre l'ingresso principale (accessibile per noi) si trova al civico 18 di Vico San Domenico:
Alcune immagini per dare un'idea della ricchezza dell'interno di questa maestosa chiesa, edificata a cavallo del 1200 e 1300 per opera di Carlo II e rimaneggiata e arricchita nei secoli successivi:
l'altare settecentesco della Cappella di San Bartolomeo:
gli affreschi trecenteschi di Pietro Cavallini nella Cappella Brancaccio:
la statua di San Giovanni Battista nella cappella omonima:
e infine, nella Cappella della Natività, le statue superstiti del Presepe ligneo eseguito fra il 1509 ed il 1511 dal bergamasco Pietro Belverte:
Di lunedì e giovedì è possibile, al pomeriggio, concedersi una divagazione rispetto alla storia dell'arte ed alle chiese, visitando il Museo di Paleontologia, l'unico dei musei universitari accessibile ai disabili motori, ricco di impressionanti ritrovamenti di fossili e ricostruzioni di scheletri di dinosauri (il museo è comunque aperto tutte le mattine da lunedì a venerdì). www.cmsnf.it/museo-di-paleontologia
Proseguendo per Via San Biagio dei Librai, incontriamo lungo la strada la statua del Dio Nilo detta Corpo di Napoli: si tratta di una statua romana databile fra il II ed il III secolo d.C., periodo in cui a Napoli era presente una numerosa colonia egizia.
Passiamo poi a visitare la strada di San Gregorio Armeno, famosa per le botteghe di arte presepiale; uscendo a Piazza San Gaetano diamo uno sguardo alla facciata della Chiesa di San Paolo Maggiore; le due colonne che sporgono dalla facciata sono state recuperate dell'antico tempio romano dei Dioscuri, che si trovava in quell'area, crollato per un terremoto nel 1688:
Proseguendo sul decumano superiore (Via dei Tribunali), arriviamo a Piazza Gerolomini, dove possiamo dare un'occhiata alla facciata della Chiesa dei Gerolomini (da dicembre 2017 coperta da ponteggi perché in restauro).
Ma la cosa più originale che si trova in questa piazza è senz'altro il dipinto dell'artista di street art Banksy intitolato Madonna con la Pistola. Si tratta dell'unica opera esistente in Italia di questo misterioso artista di cui si ignora l'identità.
Trattandosi di un'opera realizzata con stencil sul muro, è stato necessario proteggerla con una teca di vetro, realizzata a cura di due benemeriti sponsor:
Continuando per Via dei Tribunali arriviamo al Pio Monte della Misericordia, un'istituzione benefica creata dalle famiglie aristocratiche napoletane nel 1602 (www.piomontedellamisericordia.it).
La Cappella del Pio Monte ospita il dipinto di Caravaggio "Le sette opere di misericordia" ed è accessibile con apposita rampa (chiedere alla biglietteria):
Questo è il Caravaggio:
Nella Quadreria al primo piano (accessibile con ascensore) sono esposti quadri a soggetto religioso ed arredi vari, ed è anche presente una sezione di opere di arte contemporanea donate dagli artisti al Pio Monte, artisti come Paladino, Nitsch, Kounellis, Clemente. La Quadreria è fornita di un servizio igienico accessibile ma non attrezzato per disabili.
e questo è il Caravaggio visto dal balconcino del primo piano:
Di fronte all'ingresso del Pio Monte si apre Piazza Riario Sforza, al centro della quale si trova l'Obelisco di San Gennaro. Si tratta della più antica guglia della città, eretta nel 1636 come ringraziamento per lo scampato pericolo nell'eruzione del Vesuvio del 1631. Le forme barocche dell'obelisco, sovrastato da una statua in bronzo di San Gennaro, si prestano bene, a nostro avviso, alle foto in bianco e nero, come queste che seguono:
La sirena Partenope:
Ritornando su Via San Biagio dei Librai, una deviazione per Via del Grande Archivio ci porta alla piazzetta del Grande Archivio, dove troviamo la Fontana della Selleria. Si tratta di una fontana barocca della seconda metà del '600, tutta in marmo e piperno, maestosa e suggestiva.
Naturalmente tutto questo itinerario può essere smontato e ricomposto secondo le proprie esigenze e l'estro del momento; i siti da noi segnalati sono quelli sicuramente accessibili senza particolari problemi, ma infiniti sono gli stimoli che si ricevono percorrendo anche a caso le strade del centro storico: una buona guida, intesa come un libro o una persona fisica, vi farà apprezzare ancora di più questo magnifico sito protetto dall'UNESCO. Buon viaggio!
(*) simbolo che indica la presenza di servizi igienici attrezzati per disabili