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Natale 2022: presepi favolosi e antiche natività

E' arrivato anche questo Natale e per farvi gli auguri abbiamo scelto di fare una rassegna di alcune delle più belle illustrazioni della Natività e dell'Epifania che abbiamo incontrato nei nostri vagabondaggi, in Italia e non solo.


Poi chiuderemo il post con una novità di questo Natale, il Presepe Favoloso allestito nella Basilica di Santa Maria della Sanità a Napoli dalla Bottega d'Arte Presepiale La Scarabattola dei fratelli Scuotto.


Cominciamo subito:


CHIUSI DELLA VERNA (AR)

AOSTA - Cattedrale

BRESSANONE - Duomo

NAPOLI - Presepe di San Giovanni a Carbonara

FRIBURGO - Cattedrale

FATIMA

SANTA FIORA (GR) - La Peschiera

RAVENNA - "Natività" di Cesare Cardinale

ALBEROBELLO - Trullo Sovrano

Passiamo ora al Presepe Favoloso, questo capolavoro di arte presepiale ospitato nella basilica di Santa Maria della Sanità a Napoli; per illustrarlo ci rivolgiamo al testo contenuto nel sito https://www.lascarabattola.it/ :


Una meravigliosa scarabattola di corten, realizzata da esperti architetti, una scenografia labirintica e magica dove una folla di pastori popola le vie di un mondo in bilico tra il vero e il fantastico. Un quartiere della città che accoglie un’opera nella quale può specchiarsi e riflettere la sua grande vivacità.


E’ il Presepe Favoloso, che nasce da una idea dei Fratelli Scuotto della bottega La Scarabattola, in collaborazione con lo scenografo Biagio Roscigno, e si realizza grazie alla preziosa collaborazione di professionalità e maestranze che hanno reso possibile un progetto ambizioso.


Ambizioso perché approda in un territorio che, tra difficoltà e contraddizioni, ha scelto da tempo di accogliere la bellezza dell’arte.


Il Presepe Favoloso è “la benefica coesistenza degli opposti, nella città teatrale aperta alla convivenza e speranzosa nella redenzione. E’ un Mondo Sospeso.” Così scrive Pietro Gargano, curatore della monografia sull’opera. “Usando la modernità, si recuperano personaggi scomparsi, abbinando l’antico al moderno.


Disse Pasolini, e la frase andrebbe usata come un mantra, che la tradizione muore solamente se la si abbandona, in esclusiva, ai tradizionalisti. Hanno in testa, l’ha scritto Stefano de Matteis, più Caravaggio che Cuciniello. Più Picasso e la Transavanguardia che i manieristi. I loro modelli unici hanno facce da vicolo, familiari.


”E’ favoloso questo presepe perché arricchito da personaggi visionari e terrifici riportati alla luce dalla tradizione favolistica meridionale.


Il pozzo con Maria Manilonga, il Lupo mannaro, Mamma Sirena, i 12 monaci carmelitani e la monaca dannata, sono personaggi fantastici che s’intrecciano con quelli più noti della tradizione e convivono senz’attrito con l’aspetto più realistico e contemporaneo della scena.


Così, mentre due guappi si sfidano a duello, Totò guarda orgoglioso il suo busto in bronzo ed Eduardo De Filippo ritrova per un attimo la sua perduta Luisella a cui cede la maschera di Pulcinella.


E non è peccato ritrovare nell’abilità di uno scugnizzo che palleggia con un’arancia, le fattezze di Maradona così come non guasta la presenza di “ciruzzo ‘o niro”, figlio del nostro dopoguerra, confuso nell’allegria delle danze dionisiache orchestrate da Ciccibacco che precipita nel sonno.


Nel buio della cecità, invece, cadono ineluttabilmente i sei ciechi che mostrano plasticamente l’opera del Bruegel esposta al Museo di Capodimonte. Questo presepe dialoga con la lezione antica, in una rivisitazione rigenerante del passato che ci proietta nelle grandi possibilità di una tradizione dinamica, futura.


La comunità del Rione Sanità si è lasciata riempire da questo presepe con lo spirito e la partecipazione di chi riesce ancora a credere nelle favole, possibili se il racconto parte dal basso. “Il Presepe Cuciniello sta lì, nella Città Alta di San Martino.


Il Presepe Favoloso è appena nato nella Città Bassa, alla Sanità. Entrambi rappresentano una via napoletana alla bellezza. In alto seguendo la tradizione, più in giù rendendola dinamica, aggiornandola ai tempi e guardando a un futuro alle porte.


Non dimentichiamolo: la Natività degli Scuotto parte dal basso per arrivare al Cielo.”


Qualche nostra foto per illustrare parzialmente quest'opera:










Sperando di aver fatto cosa gradita con queste pillole di informazione e rimandandovi al nostro post sul Rione Sanità per altre notizie, non ci resta che augurarvi:


BUON NATALE !!!

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